Il maestro di scuola elementare scrive frasi motivazionali sui quaderni dei suoi alunni

25 gennaio 2024 –

Questa è la storia di maestro Gabriele, un insegnante di scuola primaria di Palermo, che sta catturando l’attenzione di tanti sui social media per il suo approccio all’insegnamento davvero particolare. Gabriele usa frasi motivazionali e un approccio emotivo per invogliare e stimolare i suoi alunni: un metodo di insegnamento che va oltre la valutazione numerica tradizionale, ponendo l’accento sull’importanza del rapporto di fiducia tra insegnante e studente.

Oltre i voti: un metodo emotivo di valutazione

Gabriele, in un’intervista con La Repubblica, ha spiegato che il suo metodo non è niente di eccezionale, ma rappresenta una pratica comune tra gli insegnanti che cercano di costruire un legame di fiducia con i loro studenti. E infatti sono tanti gli insegnanti che stanno adottando una comunicazione più emotiva, che va dritta al cuore degli studenti.

Quel che fa maestro Gabriele è cercare di ispirare alunni e anche nuovi maestri: motiva gli alunni con frasi ispiratrici, basandosi sul principio che la motivazione è fondamentale nella vita e poi spiega perché fa l’insegnante per le future generazioni che decideranno di fare questo mestiere.

Il suo approccio si focalizza sull’associazione di emozioni positive all’apprendimento, per avere un impatto più significativo sullo sviluppo personale e accademico degli alunni.

Fondamenti neuroscientifici: l’importanza delle emozioni nell’apprendimento

Gabriele considera il quaderno di scuola come il nucleo centrale dell’educazione. Attraverso i suoi post sui social media (Facebook e Instagram), mostra come le annotazioni motivazionali possano aiutare gli studenti a comprendere meglio se stessi, le loro aspirazioni e le loro emozioni.

Gabriele, che ha studiato Psicologia all’Università di Palermo, enfatizza il ruolo delle emozioni e dell’apprendimento associativo nel processo educativo, basandosi su ricerche neuroscientifiche. Il suo approccio è in linea anche con le direttive del Ministero dell’Istruzione, che nei primi anni di scuola preferisce l’uso di frasi descrittive e commenti ai voti numerici.

La reazione online e le critiche: il dibattito sull’educazione emotiva

Tanti genitori e tanti insegnanti hanno reagito positivamente al metodo di Gabriele, ammirando il suo impegno nel mettere al centro le emozioni degli studenti. Tuttavia, ci sono state anche critiche, con critiche che vanno dalla sua grafia (i puntini sulle i maiuscole…sic!) e altre che sottolineano come la valutazione emotiva potrebbe essere potenzialmente invadente e poco professionale.

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Tuttavia, ci sentiamo di spezzare una lancia a favore del maestro: qui si tratta di scuole elementari, dove il rapporto con gli insegnanti è generalmente meno distaccato e più affettuoso rispetto alle scuole secondarie.

Comunque Gabriele ha anche risposto alle critiche, facendo tesoro dei commenti costruttivi e motivando le sue scelte. Lui intanto, continuerà a mettere al centro l’importanza dell’amore per il suo lavoro e i suoi frutti, cioè la felicità dei suoi alunni e i loro progressi a scuola e come esseri umani.

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