Probabilmente chi non ha ancora partorito non ha la più pallida idea di che cosa siano questi misteriosi morsi uterini. Credo che in poche, finché non hanno avuto un figlio, lo sappiano: poi si partorisce, e si spera, ingenuamente, che il dolore finisca subito dopo, un po’ come spegnere un interruttore!

Purtroppo non è così: anche se i dolori più forti spariscono dopo un paio d’ore dal parto, ci sono degli altri “doloretti” (si fa per dire), che noi donne ci portiamo dietro ancora per un mesetto e che vengono definiti “morsi uterini“.

Che cosa sono i morsi uterini?

I morsi uterini non sono altro che delle contrazioni della muscolatura dell’utero. Diversamente dalle contrazioni del travaglio, che prevedono la contrazione e poi il rilascio della muscolatura, i morsi uterini sono caratterizzati da una contrazione prolungata, che si avverte in maniera più decisa, e più dolorosa, quando si allatta.

Questo tipo di contrazioni, più frequenti nei primi giorni dopo il parto, vanno a diminuire e poi a sparire completamento intorno al 40° giorno dalla nascita del bambino.

A cosa servono i morsi uterini?

I morsi uterini non sono dolori inutili, bensì hanno due funzioni molto importanti: la prima è quella di aiutare l’utero, attraverso le contrazioni, a ritornare il prima possibile alle sue dimensioni normali, la seconda è quella di ridurre il sanguinamento che avviene dopo la fase del secondamento (cioè l’espulsione della placenta).

I morsi uterini si avvertono maggiormente durante l’allattamento perché la suzione favorisce la produzione di ossitocina, che innesca le contrazioni. Sembra inoltre che al secondo parto questo tipo di contrazioni risulti più doloroso.

Si possono alleviare?

Di solito i dolori provocati dai morsi uterini sono simili a quelli che si sentono durante il ciclo mestruale, anche se a volte sono un po’ più forti; se diventano difficili da sopportare si può assumere un analgesico (la tachipirina è la soluzione migliore); se possibile è bene evitare gli antispastici, che potrebbero inibire le contrazioni e quindi anche la loro utilità.

 

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