Chiusura delle tube di Falloppio: cos’è e perché viene praticata

La chiusura delle tube di Falloppio è un’operazione conosciuta anche con il nome di legatura delle tube o sterilizzazione tubarica.

Le tube di Falloppio sono i distretti che collegano le ovaie all’utero e all’interno delle quali avviene la fecondazione dell’ovulo da parte dello spermatozoo.

Bloccare le tube chirurgicamente impedisce sia agli ovuli che agli spermatozoi la loro risalita, così da rendere impossibile l’incontro e, di conseguenza, la donna sterile. La sterilizzazione tubarica è un intervento chirurgico che si effettua in anestesia totale e day hospital. L’operazione dura circa mezz’ora ed è considerata una pratica chirurgica di routine, quindi a basso rischio. L’operazione non è mutuabile e i prezzi possono variare dai 2.000€ ai 7.000€, in base agli studi medici.

Perché si sceglie di sottoporsi alla chiusura delle tube di Falloppio

La legatura delle tube è da considerarsi una vera e propria sterilizzazione. In realtà è reversibile, nel senso che, una volta che le tube sono state chiuse, possono anche essere slegate tramite un secondo intervento.

Tuttavia, questo viene caldamente sconsigliato dai medici, in quanto si tratta di un’operazione decisamente più complicata rispetto a quella di sterilizzazione e che non sempre riesce.

Una donna può scegliere di farsi legare le tube per svariati motivi.

Ad esempio:

  • è sicura di NON desiderare figli e non vuole utilizzare la contraccezione tradizionale per tutta la sua vita fertile;
  • ha già uno o più figli e desidera godere della propria sessualità con il compagno senza doversi più preoccupare della contraccezione;
  • ha subito un parto complicato e i medici le hanno sconsigliato di intraprendere ulteriori gravidanze.

In alcuni casi, specialmente dopo dei parti difficili o in caso di patologie o malformazioni a carico dell’apparato riproduttivo, è il ginecologo stesso a consigliare la chiusura delle tube di Falloppio. Questo per evitare alla donna di rischiare una gravidanza che potrebbe compromettere la sua salute o addirittura la sua sopravvivenza.

Quando è possibile fare l’operazione?

La donna può effettuare questo intervento a qualsiasi età, in qualsiasi momento del ciclo mestruale, dopo un aborto o dopo un parto vaginale o cesareo.

Rischi e controindicazione della chiusura delle tube di Falloppio

La chiusura delle tube di Falloppio è un vero e proprio intervento chirurgico, eseguito in anestesia totale, che richiede il ricovero in ospedale in day hospital o, in alcuni casi, per almeno 24 ore. Come tutti gli atti di chirurgia può avere delle complicazioni, nonostante sia molto raro che ciò avvenga.

Quali sono le complicazioni più comuni che possono capitare durante un’operazione di sterilizzazione tubarica:

  • emorragia;
  • infezioni.

Per minimizzare l’eventualità che questo accada, generalmente, durante l’intervento vengono somministrati antibiotici e anti-emorragici.

Inoltre è possibile, in una piccola percentuale di casi, che la legatura non venga eseguita in maniera corretta e totale e questo può esporre la donna a rischio di gravidanza nonostante creda di essere sterile e di poter avere rapporti sicuri.

Infine, un ultimo ma non trascurabile possibile effetto collaterale della chiusura delle tube di Falloppio riguarda la consapevolezza della donna. Alcune, infatti, dopo qualche anno si pentono di aver fatto questa scelta. Per questo è importante, prima di sottoporsi all’operazione, pensarci bene e valutare attentamente tutte le opzioni alternative con il proprio ginecologo di fiducia.

Cosa si può fare dopo essersi sottoposte all’intervento?

Alla donna che si è sottoposta all’operazione viene consigliato di rimanere a riposo e di non svolgere compiti o lavori fisicamente pesante per almeno una settimana dopo l’operazione. L’attività sessuale può essere ripresa dopo circa 10 giorni dall’intervento.

Cambia il ciclo mestruale dopo l’intervento?

La donna non noterà particolari cambiamenti nel ciclo mestruale, quindi nella maggior parte dei casi rimane invariato. In caso contrario si consiglia di contattare il proprio ginecologo.

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