Bimbi dimenticati in auto: dagli allarmi alle app, alcune soluzioni per evitare le tragedie

Dopo il caso, avvenuto a Pisa, di una bimba dimenticata dal proprio genitore in auto e morta poche ore dopo, si riaccende il dibattito su come sia possibile evitare queste tragedie. Tuttavia, anche se poco conosciuti, in Italia sono già in uso dispositivi fondamentali per salvare le vite dei più piccoli.

La tragedia dei “bimbi dimenticati”

La triste e recente vicenda della bimba di un anno che un papà di Pisa ha dimenticato per ore nella sua vettura (nel parcheggio dell’azienda in cui lavora) ha riproposto con urgenza la necessità di trovare e “standardizzare” delle soluzioni per evitare che casi simili si ripetano.

Come spiegano gli psicologi, a volte nella testa dei genitori scatta un black-out o una “situazione di scombussolamento” dovuta a stress e che porta a dimenticare cose importanti: al di là del discorso sulla colpevolizzazione e di eventuali responsabilità, è bene sapere che esistono delle app pensate ad hoc e dei sistemi di allarme per avvertire i genitori in tempo.

Infatti, proprio in Toscana, a Rosignano Marittimo, da mesi è in uso “Ok Ci Sono”: una tessera che i genitori “strisciano” dopo aver lasciato il figlio in asilo e che è collegata a un software in grado di mandare degli alert se ciò non avviene entro una certa ora.

Un’app e la vecchia proposta di legge

Questo prototipo di badge è in fase di sperimentazione ma i genitori si sono detti soddisfatti e in futuro verrà ulteriormente perfezionato.

Non solo: come spiegano gli esponenti di associazioni che si occupano dei più piccoli, esistono altre soluzioni tecnologiche (a costi contenuti), ma il problema è che tra le mamme e i papà non è ancora diffusa una adeguata cultura della prevenzione.

Infatti, sono molto utili i seggiolini con dispositivi integrati che avvisano con segnali acustici o visivi se il bimbo viene lasciato in macchina e che, spesso, si integrano con delle app gestibili con uno smartphone.

Oltre a questi dispositivi si può comunque ricorrere a espedienti più semplici come dei promemoria (ad esempio ponendo accanto al bambino la borsa o un altro oggetto personale).

Infine, non va dimenticato che da tempo c’è una proposta di legge -per ora accantonata- e che andrebbe rispolverata, rendendo obbligatori i sistemi di segnalazione per i seggiolini e che porti i genitori ad acquistarli magari anche con degli incentivi.

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