Allattamento e falsi miti: sfatiamoli!

Quando una mamma allatta i dubbi e le paure sono tanti. Se poi ci si mettono i consigli non richiesti di amiche e parenti, nonché delle mamme e delle suocere, la già vacillante sicurezza scompare del tutto e si lascia lo spazio perfetto per dare retta a quelle che, a ragion veduta, non sono che leggende metropolitane e dicerie di un retaggio culturale ormai abbondantemente smentite. Una di queste vuole che il latte, in seguito a un grande spavento o un periodo di forte stress debba andare via. Potete immaginare cosa non ricami la mente di una neo mamma al solo pensiero di quanto possa accaderle. Ma è davvero così?

No, ovviamente, se no probabilmente ci saremmo già estinti da un pezzo. Eppure ci sono donne che giurano che in determinate circostante il loro latte si sia esaurito e che il bimbo gridasse per la fame. Ma allora chi ha ragione? La scienza, con tutti i suoi studi, o le mamme che hanno sì paure, ma anche esperienza diretta? Diciamo subito che torto del tutto non hanno, ma mettiamo prima le mani avanti: il latte non scompare e il seno non si secca come una pozzanghera al sole. La natura è talmente perfetta nella sua essenza che non potrebbe mai permettere una cosa del genere. Analizziamo quelle che sono alcune teorie sull’allattamento e falsi miti.

Un lutto, un incidente, un periodo di grande stress non fanno andare via il latte, tuttavia possono “bloccarlo” temporaneamente, e per temporaneamente s’intende un periodo di tempo davvero molto limitato. Questo non è altro che un processo naturale legato all’istinto di sopravvivenza degli animali, e quindi anche dell’uomo. Quando ci si trova in una situazione di pericolo il corpo reagisce producendo adrenalina. Questa può bloccare per breve tempo l’ossitocina e di conseguenza il latte fa più fatica a uscire dal capezzolo o per qualche momento non esce. Logicamente il bambino che non troverà la solita facilità nel poppare si lamenterà.

Ecco cosa fare. Non cedete alla paura e non date il biberon con latte artificiale perché il rischio è quello di entrare in un circolo dal quale difficilmente si esce, compromettendo seriamente l’allattamento al seno. Dovete invece rilassarvi, farvi aiutare nelle faccende di casa, allontanarvi da fonti di stress e attaccare il bambino fino a quando la produzione sarà tornata alla normalità in pochissimo tempo.

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