Acqua di mare: cosa fare se il bimbo ha paura

Se il vostro bambino inizia ad essere irrequieto appena lo avvicinate all’acqua e si attacca come un polipo al vostro collo per evitare di farsi bagnare, ha sicuramente paura del mare. È una situazione assai ricorrente e i genitori si devono armare di pazienza per aiutarlo a superare con dolcezza questa fobia solitamente passeggera.

Come affrontare la paura dell’acqua dei bambini

È del tutto normale che i bambini piccoli abbiano qualche timore vedendo davanti a sé un’enorme massa di acqua che non sta quieta come quella della loro vasca da bagno. I primi giorni di approccio al mare devono essere effettuati mantenendo il bambino in braccio e tenendolo girato verso di sé. In questo modo il piccolo si sentirà confortato dalla presenza del genitore e avrà meno paura. Iniziate a fargli sfiorare il pelo dell’acqua con le dita dei piedi e se notate che non protesta ma si diverte, potete fare qualche passo in più fino a fargli immergere le gambe fino all’altezza delle ginocchia.

Il giorno seguente potete ripetere la stessa operazione mantenendo però il piccolo girato verso il mare. Rispettate i tempi del bambino e seguite le sue esigenze senza perdervi d’animo o innervosirvi. Ricordatevi che i bambini percepiscono sempre il nervosismo dei genitori e intuiscono anche dalla presa troppo stretta o tremolante le vostre insicurezze. Se date l’impressione di avere paura, di riflesso i bambini capiranno che il mare è una cosa da temere.

Bambini e acqua di mare: questione di confidenza

Quando il bambino avrà preso un più confidenza con l’acqua e non avrà più alcun timore, si potrà procedere a insegnargli a nuotare. Solitamente si insegna a nuotare ai più piccoli sostenendoli sotto le ascelle mettendosi davanti a loro per infondergli sicurezza e monitorare al contempo naso e boccuccia. 

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