Festa del papà: quando e perché si festeggia? Origini e storia

La festa del papà ricorre ogni anno il 19 marzo, ma non tutti ne conoscono le origini e le varianti.

Ogni paese, infatti, ha la sua storia e le sue tradizioni e di conseguenza in alcune zone viene festeggiata in date differenti dalla nostra.

Scopriamo insieme tutte le particolarità di questa festa tradizionale.

Storia e curiosità sulla festa del papà

Nei paesi cattolici, la festa del papà viene celebrata il 19 marzo fin dal Medioevo.

Il 19 marzo è infatti il giorno in cui, secondo la credenza, morì San Giuseppe, padre (adottivo) di Gesù.
Le origini legate alla celebrazione di Giuseppe però sono molto più antiche, e possono essere rintracciate indietro fino al V secolo, periodo in cui in alcuni monasteri egiziani venne scritta la storia apocrifa di Giuseppe, fissandone la festa il 20 luglio. Questo giorno è tutt’ora dedicato a San Giuseppe nel calendario copto.

Il culto di San Giuseppe ebbe larga diffusione, finché non scomparve nell’Alto Medioevo, per poi riapparire intorno all’800.

Se in un primo momento Giuseppe veniva celebrato in quanto marito di Maria, col tempo venne sempre più associato alla figura archetipica del padre e il suo ruolo nella società, fino a che nel 1871 la Chiesa Cattolica proclamò san Giuseppe (festeggiato il 19 marzo) protettore dei padri di famiglia e patrono della Chiesa universale.

Per questo motivo, in alcuni paesi cattolici, la festa del papà cade il 19 marzo (in Andorra, Belgio, Svizzera, Italia, Bolivia, Croazia, Spagna, Portogallo, Honduras, Stato del Vaticano).

La festa del papà nel mondo

Non in tutti i paesi la festa del papà cade il 19 di marzo però. Nei paesi di cultura anglosassone e in diverse nazioni asiatiche, la festa del papà viene celebrata la terza domenica di giugno, in Russia invece cade insieme alla festa dei difensori della patria.

Non sono pochi i paesi che celebrano la festa del papà insieme ad altre ricorrenze legate alla nazione (in Danimarca, ad esempio, viene festeggiata insieme alla festa della Costituzione).

Se in alcuni paesi inoltre la festa del papà è un giorno festivo a tutti gli effetti (Canton Ticino ed alcune zone della Spagna), in Italia la festività è stata abolita nel 1977.

Da quel momento, il 19 marzo è un giorno feriale come tutti gli altri, pur essendo ancora considerato il giorno dedicato ai papà.

Come si festeggia la festa del papà

In moltissimi paesi, nonostante la data cada in giorni differenti, è tradizione che i figli facciano dei piccoli regali al padre.

Normalmente sono dolci, cioccolatini, piccoli pensieri o un semplice biglietto di auguri.

Fra i dolci più famosi legati alla festa del papà, non si possono non citare le zeppole di San Giuseppe, le note frittelle napoletane farcite di marmellata e crema.

Secondo la tradizione, Giuseppe, per sfuggire ad Erode, fu costretto a vendere dei dolci per mantenere la sua famiglia. La consuetudine di preparare qualche dolce deriverebbe proprio da questo evento.

Altri dolci famosi sono i bignè di San Giuseppe, tipici di Roma, e le frittelle di riso, diffuse in Umbria e Toscana. In Sicilia sono celebri le zeppole di riso, mentre in Emilia Romagna viene preparata la raviola, un dolce di pasta frolla farcito di crema oppure di marmellata.

Filastrocche per la festa del papà

Molti bambini celebrano la festa donando ai propri padri dei piccoli lavori o recitando delle filastrocche simpatiche.

Eccone alcuni esempi:

“Fermati un momento”

“Papà, fermati un momento.

Voglio parlarti.

Sai che cosa in cuore sento?

Sento d’amarti.

Sai perché ti voglio bene?

Perché tu vuoi bene a me.

Le giornate tue son piene

e non pensi mai a te.

Quando ho la mano nella tua,

provo un senso di riposo,

nulla più mi fa paura,

mi sento forte e coraggioso.

Papà fermati un momento.

Pensa a quello che t’ho detto.

Il tuo cuor godrà contento,

al calor del mio affetto. “

Oppure “San Giuseppe”:

“San Giuseppe vecchierello,

cosa avete nel cestello?

Erba fresca, fresche viole,

nidi, uccelli e lieto sole!

Nel cantuccio più piccino,

ho di neve un fiocchettino,

un piattino di frittelle,

e poi tante cose belle!

Mentre arriva primavera,

canto a tutti una preghiera,

la preghiera dell’amore,

a Gesù Nostro Signore”

Dedicare una filastrocca al proprio papà può essere un gesto molto tenero oltre che un regalo dolce e gradito, spesso ancor più apprezzato e sorprendente quando gli smemorati papà si dimenticano della loro festa.

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