
Si rinnova l’appuntamento annuale della Giornata Mondiale del Prematuro, la cui prima edizione risale al 2008, ricevendo, in seguito, il riconoscimento dal Parlamento Europeo per l’impegno della “European Foundation for the Care of Newborn Infants” (EFCNI).
Questo evento ha l’importante missione di fare luce su un tema tanto importante quanto delicato, ovvero quello dei neonati prematuri; lo scopo di questo appuntamento, quindi, è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle continue sfide che questi piccoli guerrieri, insieme alle loro famiglie, devono affrontare.
Bambini prematuri: alcuni dati importanti
L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha fornito alcuni dati significativi che hanno messo in evidenza la frequenza con cui nascono i bimbi pretermine, nel mondo.
Si stima, infatti, che 1 bambino su 10 sia prematuro, ovvero che nasca prima della 37ª settimana di gestazione; in Italia, ad esempio, nascono oltre 35 mila prematuri l’anno, rappresentando il 6,9% delle nascite.
Nati prematuri: quali sono i rischi e le classificazioni
Le complicazioni che possono sopraggiungere nei neonati pretermine, purtroppo, sono numerose.
Molte di queste, inoltre, sono tra le principali cause di morte nei bambini al di sotto dei 5 anni.
Tutti i piccoli che nascono prematuramente, inoltre, vanno spesso incontro a situazioni che richiedono costanti cure mediche e ciò comporta una grande sfida, sia emotiva che finanziaria, per i loro genitori.
I neonati prematuri, però, non presentano tutti le stesse condizioni e ciò vale sopratutto per il tipo di classificazione che li riguarda.
Un bimbo che nasce tra le 37 e 39 settimane di gestazione, ad esempio, rientra nella categoria early term, ovvero quasi a termine; in questo caso non si parla di veri e propri prematuri, ma si fa comunque riferimento a bambini che nascono prima del termine della gravidanza e che possono registrare qualche problematica in più, seppur lieve.
Si parla di late preterm, ovvero prematuro tardivo, se il bimbo nasce tra le 35 e 36 settimane.
La condizione più seria, invece, è rappresentata dall’early preterm, ossia prematuro grave, e si verifica quando il piccolo nasce prima delle 28-30 settimane di gestazione.
Come si calcola l’età di un bambino prematuro
L’età di un prematuro differisce da quella di un bimbo che nasce entro il termine previsto dalla gravidanza.
Per calcolarla, quindi, bisogna sottrarre alle 40 settimane di una normale gestazione, la settimana in cui il piccolo è nato.
Ad esempio: se un bimbo nasce a 36 settimane, è pretermine di 4 settimane, quindi un mese.
Pertanto, quando avrà 4 mesi, bisognerà aspettarsi che egli abbia lo sviluppo psico-fisico di un bimbo di 3 mesi.
Prematurità: quali sono le cause principali
Molte sono le cause della prematurità; molte di queste possono essere dipese da cause ostetriche o da problemi congeniti nel feto, ma l’aspetto che incide maggiormente su questa condizione è legato ai fattori di rischio materni.
Il parto pretermine, infatti, può dipendere dal fatto di aver già avuto un parto simile in passato o avere un familiare che abbia avuto un’esperienza simile.
Altro fattore di rischio è rappresentato dall’aver avuto due o più gemelli, a problemi relativi all’utero oppure dall’essere in forte sovrappeso o sottopeso.
Anche aver avuto una nuova gravidanza troppo ravvicinata rispetto all’ ultima può incidere sul parto pretermine, così come il fatto di soffrire di determinate patologie come il diabete o l’ipertensione.
Inoltre, tra i fattori di rischio più comuni, c’è anche la probabilità di aver contratto delle infezioni durante la gravidanza o di aver subito la rottura prematura delle membrane.
Infine, un bambino può nascere prematuramente anche se presenta alcune malformazioni, come la spina bifida oppure se la madre abbia un’età inferiore ai 17 anni o superiore ai 35-38.
Giornata Mondiale della prematurità: il tema dell’edizione 2022
Come abbiamo accennato, il 17 novembre ci sarà la Giornata Mondiale della prematurità; in questo giorno tutte le piazze, i monumenti e gli ospedali d’Italia si illumineranno di viola per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni su un argomento così importante.
Il tema di questa edizione sarà “L’abbraccio di un genitore: una terapia potente. Sostenere il contatto pelle a pelle fin dal momento della nascita.” e quindi si focalizzerà sulla Kangaroo Care, ovvero l’importanza del contatto pelle-a-pelle con i genitori e dei benefici che i bimbi prematuri possono trarre da questa vicinanza.