Pet education: cani e bambini insieme in asilo

Ormai in molti si sono convinti dei benefici che un animale può apportare nella vita di un bambino. Il rapporto che si instaura tra questi è un qualcosa di davvero unico. La relazione bambino-animale, soprattutto cane, aiuta il bambino a sviluppare una certa sensibilità e a rapportarsi con loro. Sono state proprio tutte queste motivazioni a indurre un asilo nido di Bologna, il Graziella Favata, ad accogliere all’interno della propria struttura un bellissimo esemplare di Golden Retriever, una razza canina particolarmente adatta all’utilizzo per la pet therapy e a rapportarsi con i bambini, anche molto piccoli.

Il Golden, infatti, è un cane estremamente equilibrato, paziente, facile da educare e che ha un’indole dolce e sensibile. Ma lo scopo dell’asilo nido non era quello di fare pet therapy bensì di dare un’opportunità ai bambini di entrare in contatto con il cane, imparare a conoscerlo e a relazionarsi con lui. I circa 40 bambini dell’asilo nido di Bologna quindi, col progetto “Qualifichiamo insieme la nostra scuola” hanno ottenuto la presenza di Boris grazie a un bonus di 1000 euro che hanno investito nelle ore di compagnia del bel cagnolone. Boris dedicherà il suo tempo, o meglio, parte del suo tempo, ai piccoli ospiti del nido, tutti bambini di età compresa tra i 2 e 3 anni.

Si tratta quindi di un vero progetto di educazione agli animali e allo sviluppo dell’affettività. Chi impara a relazionarsi con gli animali fin da piccolo, non potrà che diventare una persona particolarmente attenta e sensibile una volta adulto. Ma non solo, i bambini più timidi avranno anche la possibilità di uscire dal loro guscio e lasciarsi andare a un rapporto vero, senza schermi, senza scudi, ma soprattutto, senza secondi fini, come solo gli animali riescono a stimolare.

Da poco era stato aperto l’ospedale di Ravenna alla presenza degli amici a quattro zampe, e ora, su quella fortunata scia, si aggiunge anche la presenza di Boris a Bologna. C’è da sperare che anche altre località prendano quelle emiliane come esempio.

Un commento

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *