Isfol: le difficoltà occupazionali di neomamme e giovani

Una ricerca messa a punto dall’Isfol (Istituto per lo Sviluppo della Formazione Professionale dei Lavoratori) ha evidenziato le difficoltà occupazionali di neo mamme e giovani. Le prime, subito dopo la gravidanza, corrono un maggior rischio di essere licenziate dal proprio datore di lavoro. D’altra parte, molte di loro preferiscono sospendere l’attività lavorativa, a causa della rigidità degli orari e dei turni. I giovani, dal loro canto, considerano il lavoro come un mero strumento e non come un tramite per la realizzazione dei propri interessi.

Da una recente indagine condotta dall’Isfol è emerso che aumentano i licenziamenti per le donne in seguito a una gravidanza: addirittura si parla di risoluzione del contratto per una neo mamma su 4. Non sono mancate, inoltre, le donne che volontariamente hanno deciso di abbandonare la propria occupazione a causa di una inconciliabilità dei ruoli di madre e di lavoratrice.

Crisi economica e comportamenti riproduttivi

La medesima indagine ha anche rilevato che la crisi economica ha influito anche sui comportamenti riproduttivi delle coppie italiane: il calo del numero di figli (1,37 per donna nel 2014), infatti, non sarebbe un mero fatto volontario, bensì la conseguenza della incapacità da parte del nucleo familiare di “permettersi” un numero superiore di figli.

Giovani e lavoro

Altro problema che è emerso dal report Isfol è che esiste una sostanziale incoerenza tra il percorso di studi effettuato dai giovani e il posto di lavoro che in seguito si troveranno ad occupare. D’altra parte si conferma che le università scientifiche offrono agli studenti maggiori possibilità rispetto alle facoltà in cui si studiano discipline umanistiche, di trovare un lavoro consono al tipo di percorso scolastico seguito. I giovani italiani intervistati, inoltre, hanno reso noto che il loro principale desiderio è quello di lavorare “in un paese dove siano garantiti i diritti minimi di cittadinanza attiva e dove la questione della tutela e sicurezza sul luogo di lavoro diventa prioritaria, anche prima della realizzazione personale”.

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