I terribili due anni: cosa sono, quanto durano, consigli e come affrontarli

Capricci, pianti disperati e continui NO.

Tranquille, vostro figlio non è indemoniato! Sta solo attraversando la fase de “i terribili due anni” o, in inglese, “terrible two”.

Cosa sono i “terrible two”?

Cosa succede? Si tratta di una fase di crescita durante la quale il bambino tenta di affermare la propria identità come separata e distinta da quella della madre.

Niente paura, dunque, perché quei NO non sono da intendersi come un rifiuto nei vostri confronti, ma come un percorso verso l’indipendenza.
Tenete presente, inoltre, che nonostante questo desiderio di autonomia, il vostro bimbo in questa fase ha ancora fortemente bisogno di sentirsi al sicuro e protetto per poter proseguire con fiducia la sua esplorazione del mondo.

Come affrontare i terribili due

Stabilire delle regole

Innanzitutto, stabilite delle regole. È importante che siano poche e chiare.

Cercate di non limitare troppo la libertà del vostro bimbo, per evitare frustrazioni, ma siate intransigenti sulle regole essenziali che riguardino la sua sicurezza (giocare con le prese elettriche, viaggiare in auto sul seggiolino, non arrampicarsi) e quelle relative agli impegni della giornata (andare al nido, fare il bagnetto, andare a nanna).

Lasciare la possibilità di scegliere

Lasciategli la possibilità di scegliere. Dove possibile, fornite sempre due alternative e coinvolgetelo nelle decisioni per stimolare la sua capacità di scelta.

In questo modo concederete uno spazio idoneo a esprimere la propria autonomia senza sentirvi dire costantemente NO.
Spesso dietro un NO si nasconde il desiderio del bambino di esprimere emozioni che non riesce a comprendere pienamente.

Parlare e comprendere le sue emozioni

Per aiutarlo, parlate con lui e cercare di interpretare le sue emozioni, traducendole in parole, per aiutarlo a riconoscerle e a convivere con loro nel migliore dei modi.
I libri per bambini possono fornire spesso un valido sostegno in questo processo, raccontando storie che descrivano in maniera semplici le emozioni che vostro figlio non riesce a identificare. Ricordate di mantenere un atteggiamento positivo e incoraggiante, che invogli il dialogo, piuttosto che una tendenza all’ammonimento.

Lasciarlo scoprire

Non ostacolate il suo desiderio di scoperta. Continui divieti ostacolano la ricerca e l’esplorazione del mondo circostante, fondamentale per guadagnare sicurezza e fiducia in se stesso. Se quello che sta facendo non mettere a rischio la sua sicurezza, lasciatelo libero di scoprire in serenità e offritegli un caldo rifugio a cui tornare per placare le proprie paure. Fategli sentire la vostra guida senza lasciare che la vostra presenza diventi opprimente.
Infine, ricordate che è una fase transitoria che solitamente dura meno di un anno.
Perciò, armatevi di pazienza e lasciate che il tempo passi!

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