Zia Caterina, la tassista dal cuore grande: un sostegno per i bimbi malati, ora ha bisogno di noi

28 febbraio 2024 –

Zia Caterina, la tassista fiorentina che da anni accompagna gratuitamente i bambini malati all’ospedale Meyer, sta affrontando una dura battaglia contro una rara sindrome auto immune.

La sua storia, esempio di altruismo e generosità, ha commosso l’Italia intera, e ora è lei ad aver bisogno del nostro sostegno.

Un taxi colorato pieno di speranza

Tutto inizia nel 2001, quando Caterina Bellandi, spinta dal dolore per la perdita del compagno Stefano, decide di trasformare il suo taxi in un “motore d’amore”.

Da quel giorno, il taxi Milano 25 diventa un punto di riferimento per le famiglie di bambini malati, che Caterina accompagna gratuitamente alle loro cure con il suo sorriso contagioso e la sua carica di energia.

Nel corso degli anni, Zia Caterina ha accompagnato migliaia di bambini, donando loro un momento di sollievo e speranza in un periodo difficile. Il suo impegno le è valso numerosi riconoscimenti, tra cui l’onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana conferitale dal Presidente Mattarella nel 2018.

La sfida contro la malattia

Zia Caterina sta affrontando un momento molto duro a causa di un trattamento che include terapie immunosoppressive e antinfiammatorie. Tutto è iniziato un mese fa, quando un problema di salute apparentemente banale l’ha portata in ospedale.

A Zia Caterina è stata diagnosticata la “Sindrome da Anticorpi Antisintetasi“, una malattia rara e autoimmune che colpisce un numero esiguo di persone. Le cause di questa patologia sono ancora sconosciute.

Zia Caterina sta affrontando un ciclo di terapia immunosoppressiva e antinfiammatoria a base di corticosteroidi, farmaci potenti ma invasivi. I tempi di recupero sono purtroppo imprevedibili. Per proseguire le cure, si è trasferita al centro di riabilitazione “Don Gnocchi” a Firenze.

Non appena sarà dimessa dal centro di riabilitazione, Zia Caterina ha un grande sogno da realizzare: creare una task force di operatori sanitari (medici, infermieri, OSS…) che possa sostenere e favorire l’umanizzazione delle cure.

L’obiettivo di questa iniziativa è di guardare al paziente non come un numero o una patologia, ma come un essere umano con bisogni fisici, psicologici e spirituali. La task force si impegnerà a creare un ambiente di cura più accogliente e compassionevole, basato sulla comunicazione, l’ascolto e l’empatia.

Caterina invita tutti i soggetti coinvolti nel mondo della sanità a unirsi a questa mission di speranza. Per aderire al progetto, basta inviare una semplice email a milano25onlus@gmail.com indicando nome, ruolo professionale, numero di telefono e località da lavoro.

Il suo messaggio è chiaro: trasformare le difficoltà in opportunità per crescere e migliorare il sistema sanitario.

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