La vaschetta verticale simula il grembo materno

Il momento del bagnetto è un momento molto piacevole per la maggior parte dei neonati, un po’ meno per le mamme alla prima esperienza che di solito vengono colte da ansie e paure nel dover maneggiare il neonato nella vaschetta. Fortunatamente oggi in commercio esistono diversi supporti per un bagnetto sicuro. Tra questi uno è particolarmente pratico, ma non solo: la vaschetta verticale.

La vaschetta verticale: come nella pancia della mamma

Si tratta di una vaschetta che si caratterizza per la profondità, ergonomica, ideata proprio per dare maggior sicurezza al momento del bagnetto del neonato, ma soprattutto per far sentire il neonato sicuro e avvolto come quando era nel grembo materno. La vaschetta verticale infatti simula l’ambiente uterino e permette di lavare il bambino senza stress. Il bambino quindi, in questo ambiente, tende a rilassarsi perché può restare immerso nell’acqua nella classica posizione fetale.

Naturalmente i materiali delle vaschette verticali sono tutti atossici, antiscivolo e sicuri. Vediamo quindi come si fa il bagnetto in questa particolare vaschetta. Prima di tutto la si deve posizionare in un punto sicuro, poi si riempie di acqua, e qui bisogna fare attenzione affinché non sia troppo calda, si può eventualmente misurare con un termometro per liquidi, o più semplicemente immergendo un gomito per testarne la temperatura. Ora si può immergere il bambino.

Come fare il bagnetto al bambino in tutta sicurezza

Per il bagnetto è preferibile non utilizzare detergenti nelle prime settimane, l’acqua sarà sufficiente, eventualmente in seguito si potrà usare dall’amido di riso. Una volta che avremo immerso il bambino nella vaschetta verticale, ovviamente, non dovremo mai lasciarlo solo, esattamente come se fosse in una vaschetta da bagno classica, sebbene il rischio di annegamento nella vaschetta verticale sia molto basso dato che avvolge il corpo del bambino lasciandogli pochissimo spazio per muoversi.

Approfittatene, quando è immerso, per fargli delle coccole, accarezzargli il visino, che naturalmente resta fuori dall’acqua, facendogli sentire tutto il calore e il contatto di cui ha bisogno.

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