Sostegno per l’inclusione attiva: una misura in favore delle famiglie

Per venire incontro alle famiglie italiane meno abbienti, il Governo ha predisposto l’erogazione di un sussidio economico mensile per 12 mesi. Possono accedere, tra gli altri, a questo beneficio i nuclei familiari  con problemi economici in cui sia presente una gestante. Scopriamo nel dettaglio di cosa si tratta e quali sono i requisiti necessari per fare domanda.

A partire dal settembre del 2016, in base a quanto previsto dalla legge 208/2015, è stato messo a disposizione dei cittadini un nuovo bonus a sostegno delle famiglie pari a 80 euro mensili per persona, per un massimo di 400 euro complessive. Inoltre va detto che questo sussidio non può superare le 12 mensilità e che i beneficiari potranno fruire di una carta di pagamento elettronica, che potrà essere utilizzata per comperare prodotti alimentari, farmaci e per pagare le utenze domestiche come luce e gas.

Chi può richiedere il sostegno per l’inclusione attiva?

Per accedere a questo sostegno economico è necessario:

1 – essere cittadini italiani o, in alternativa, comunitari o essere titolari del diritto di soggiorno di lungo periodo con residenza da almeno 2 anni sul territorio nazionale;

2 – che nel nucleo familiare siano presenti almeno un minorenne, un disabile o una gestante;

3 – che l’Isee (l’indicatore della situazione economica equivalente) non sia superiore a 3.000 euro;

4 – che non si benefici di altri strumenti di sostegno pari o superiori a 600 euro al mese;

5 – che non risulti l’acquisto di un veicolo (auto o moto) nel recente passato.

Naturalmente avranno una via preferenziale di accesso al sostegno per l’inclusione attiva, quelle famiglie che hanno un maggior numero di figli minorenni (soprattutto se di età compresa tra gli 0 e i 3 anni), quelle con un solo genitore e, infine, quelle in cui è presente un soggetto con grave disabilità.

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