Il bambino piange? Prendilo in braccio, crescerà meglio

Il piccolo piange in modo disperato, non importa se perché ha fame, perché ha bagnato il pannolino, semplicemente perché cerca attenzioni o per qualsiasi altro motivo possibile, ogni volta che succede per le mamme e i papà il dubbio è amletico: cosa faccio? Lo prendo in braccio? Lo coccolo? O rischio in questo modo di assecondare un capriccio?

Se anche a voi è capitato almeno una volta di non sapere come comportarvi davanti al pianto del vostro neonato, una risposta viene da uno studio a firma della psicologa Darcia Narvaez, secondo la quale i bambini che piangono vanno presi in braccio e coccolati, senza paura che ciò significhi viziarli.

Pubblicato sulla rivista online “Applied Developmental Science”, lo studio raccoglie i dati emersi da un’indagine che ha visto sottoporsi ad analisi oltre 600 adulti, dei quali è stato scandagliato il periodo dell’infanzia, per cercare delle simmetrie fra il loro modo di affrontare la vita oggi e il modo in cui sono stati accuditi da piccoli.

Le conclusioni cui giunge Darcia Narvaez danno ragione ai genitori che alla severità preferiscono le coccole: i bambini che da piccoli sono stati presi in braccio e coccolati di più, infatti, tendono a diventare adulti più equilibrati, con una maggior capacità di gestire stress e momenti di tensione. Tenere il polso fermo e lasciare il piccolo a piangere (anche quando il suo fosse solo un capriccio) è tutt’altro che positivo, anzi crea nell’età adulta una difficoltà di controllare ira e rabbia.

Al contrario, calmare subito il piccolo gli farà percepire intorno un ambiente rassicurante e protettivo, con effetti positivi anche negli anni a venire, quando vostro figlio sarà più “resistente” allo stress.

Insomma, cari genitori, abbracci e coccole non possono fare che bene. E voi, siete d’accordo o preferite un approccio più “rigoroso”?

 

24 commenti

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    • Buongiorno Daniela, deve rivolgersi alle associazioni di volontariato che prestano servizio in ospedale nel reparto neonatologia. Gli ospedali della sua provincia sapranno dare informazioni in merito!

  1. I bambini sono il nostro futuro xké abbadonarli mi piange il cuore sono con il pensiero io sono disposto x questa iniziativa sono la nostra vita