Impotenza maschile, fondamentale la dieta mediterranea

Un luogo comune cui qualcuno attribuisce più di un fondo di verità vede gli uomini italiani campioni di virilità: a rafforzare la tesi oggi interviene anche la scienza, che individua un mix tutto italiano per la felicità sotto le lenzuola. Due rimedi contro l’impotenzaDieta mediterranea e Avanafil (il nuovo principio attivo messo a punto da un’azienda farmaceutica italiana) sarebbero infatti i due assi nella manica per combattere il problema della disfunzione erettile (per intenderci, l’impotenza) che nel nostro paese colpisce tre milioni di uomini, con un’incidenza maggiore al di sopra dei 40 anni.

La dieta mediterranea alleato fondamentale contro l’impotenza

Nel corso del XXXI Congresso nazionale di Andrologia tenutosi di recente a Napoli l’attenzione è stata posta sull’importanza di prevenire la disfunzione erettile anche a tavola, puntando su cibi sani e giocando d’anticipo su obesità, diabete e colesterolo, tutti fattori di rischio per l’insorgenza della patologia. Quanto al buon cibo gli uomini italiani hanno poco da imparare e già mostrano un tasso di obesità fra i più bassi registrati tra i paesi sviluppati.

Avanafil, un farmaco particolare contro l’impotenza

Se poi la prevenzione a tavola non basta, in soccorso arriva la medicina: prodotto da Menarini, Avanafil è un nuovo farmaco dell’amore che, a differenza di altri prodotti concorrenti, agisce in tempi molto rapidi (appena un quarto d’ora), consentendo di vivere i rapporti sessuali con spontaneità, senza il vincolo di doverli programmare in anticipo. La pillola, inoltre, risulta ben tollerata dall’organismo e tutto ciò ne sta determinando un successo crescente sul mercato: gli ultimi dati parlano di 1,2 milioni di pillole vendute in Italia nell’arco del 2014.

La sessualità per gli uomini: ancora troppi tabù

C’è ancora da lavorare, invece, sull’approccio per così dire culturale ai problemi della sessualità maschile, che per molti uomini restano ad oggi un tabù: troppo tempo passa dall’insorgere del disturbo al momento in cui decide di chiedere una visita dall’andrologo.

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