Ragadi al seno: tutto quello che c’è da sapere

Le ragadi al seno complicano molto l’allattamento rendendolo particolarmente doloroso e poco piacevole. Scopriamo assieme cosa sono e come si può risolvere il problema senza complicarsi troppo la vita.

Cosa sono le ragadi al seno

Le ragadi sono delle lesioni che si manifestano sul capezzolo e possono essere più o meno profonde. Costituiscono la prima causa dell’abbandono dell’allattamento al seno. Chi soffre di ragadi proverà molto dolore quando attaccherà il bambino al seno e c’è chi, dopo aver tentato vari rimedi per risolvere il problema, decide di abbandonare definitivamente l’allattamento.

Cosa fare se compaiono le ragadi al seno

Non appena compaiono le prime screpolature è importante intervenire immediatamente prima che la situazione peggiori significativamente. Meglio dunque rivolgersi all’ostetrica o al ginecologo che prescriverà apposite creme che disinfettino le ferite e al contempo le aiutino a richiudersi tempestivamente. Oltre a questo è necessario controllare ogni volta la posizione della bocca del bambino durante la fase della poppata per evitare una rapida ricomparsa delle ragadi. Non è raro che le ragadi inizino a presentarsi quando mamma e bambino ancora non sono tornati a casa dall’ospedale. In quel caso sarà molto più semplice ricevere una consulenza mirata da parte del personale sanitario.

Ragadi al seno: rimedi naturali

Per curare in fretta le ragadi è opportuno lasciare il seno scoperto per quanto sia possibile. Indossate solamente dei reggiseni che sostengono in cotone e, di tanto in tanto, spremete un po’ di latte e cospargetelo sopra il capezzolo. Il latte materno è ricco di anticorpi e vi aiuterà a rimarginare più in fretta le ferite.

È sconsigliato l’uso delle coppette assorbilatte e, se per ovvie ragioni non potete farne a meno, cambiatele molto spesso in modo tale da mantenere in seno asciutto evitando la proliferazione di batteri dannosi. Durante la poppata potete adoperare dei copricapezzoli in silicone che vi proteggeranno dall’insorgenza di altre ragadi. 

4 commenti

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  1. Non è detto che se si è in ospedale si possa avere una consulenza mirata da parte del personale sanitario…. devi essere fortunata che in quel turno ci sia un ostetrica o del personale che si interessano al paziente e danno le dovute indicazioni.