E se uscissimo la sera con i bambini piccoli?

Poche settimane fa, leggevo una marea di polemiche circa una famiglia che mandava occhiatacce ad una coppia con un figlio di 6 mesi, al ristorante. Le occhiatacce erano rivolte a causa del piccolo, che buttava continuamente oggetti dal tavolo facendo un gran rumore.

Moltissime mamme, aizzate dall’autrice del post, le davano manforte, dicendo “Se fosse capitato a me, sapete dove avrei mandato quelle persone?!” . Una sola, in quel marasma di astratte minacce, faceva presente che il rispetto deve sempre essere reciproco, che quando noi non eravamo mamme, non ci faceva piacere andare a mangiar fuori e subire urletti, pianti e giochi sonori, alle dieci di sera!

Noi, troppo spesso, quando diventiamo mamme, dimentichiamo che dobbiamo portare rispetto a chi non ha figli, a chi non li porta con sé, ed in primis, ai nostri bambini.

A mio parere, portare fuori di sera il proprio bimbo di pochi mesi o di pochi anni, vuol dire non rispettarlo. Non rispettare il suo riposo, i suoi ritmi, la sua nanna. E non importa se si può addormentare in auto, o sul seggiolone. A noi piacerebbe dormire su una sedia, perché qualcuno ci “obbliga”? Per non parlare del linguaggio o dei discorsi che i bimbi possono ascoltare. Quando sono più grandicelli, ascolteranno parolacce, discorsi da adulti, senza essere pronti. Non possiamo certamente pretendere che eventuali amici, o commensali vicini, si tappino la bocca.

Subito dopo, non rispettiamo chi ha deciso di trascorrere una serata fuori: strilla, corse per il ristorante, pianti, capricci, possiamo tollerarli noi che siamo i genitori, ma non possiamo pretendere che estranei se ne facciano carico.

L’eccezione ci può essere, ma non può essere la regola.

Alcune obietteranno: ma se non lo porto fuori, non posso uscire, perché mi devo privare di questo? Semplice! Perché abbiamo deciso di essere mamme e, nel pacchetto, c’era qualche sacrificio da fare. Questo non è nulla e poi è temporaneo. In secondo luogo, perché si deve privare di un pasto in santa pace il nostro vicino di tavolo? Vuol dire che noi valiamo più di loro?

Può darsi che pensiate: non è giusto lasciare il bimbo a casa, lui deve stare con noi, già lo vediamo poco. Ma ad una certa ora, il bimbo deve comunque fare la nanna, regaliamogli la tranquillità che merita.

Se vogliamo uscire, meglio farlo da soli. Lasciamoli con i nonni, o con le babysitter se sono più grandicelli. Non abbiamo aiuti? Lo so, anche noi siamo piuttosto carenti da quel punto di vista, allora non si esce. Se abbiamo qualche amico che voglia farci compagnia, invitiamolo a casa.

Non è facile, non lo dico e non lo penso. Però, non dobbiamo mai dimenticarci che un sacrificio oggi è un lavoro ben fatto per noi, per i nostri figli e per la comunità. Semmai, la domanda potrebbe essere: da che età possiamo farci una bella pizza fuori tutti insieme? Voi che ne dite?

140 commenti

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  1. Ma per carità, io ho sempre portato fuori i miei figli, in pizzeria, dagli amici o a teatro. Anche a concerti. Basta scegliere ambienti adatti a loro e portare passeggino reclinabile e copertina nel caso volessero dormire. Ho scelto di essere mamma, non di chiudermi in isolamento forzato. Inoltre i bimbi frequentando altre persone e ambienti crescono più socievoli e flessibili.

  2. Io credo che bisogna saper dosare le cose.Non è giusto non poter uscire solo perché si ha dei bimbi piccoli.Ma altrettanto non è giusto sballattarli in certi ambienti fino a tardi.trovare ambienti un po’ più adstti a loro.adesso dire che i bambini piccoli danno fastidio se ridono o piangono…mi sembra troppo.

  3. Sono libere scelte dei genitori. I piccoli non dovrebbero mai dare fastidio a nessuno … siamo stati tutti bambini! Io pero’ per evadere mio figlio non lo porto … staccare ogni tanto e’ vitale!

  4. Già!!! Gli orari cambiano…le necessità anche… I nostri bimbi alle 20:30 sono già in pigiama e pronti per la nanna… Se facciamo qualcosa sempre prima loro!!! Gli amici , solo famiglie che condividiamo orari e posti per i bambini… Gli altri se non capiscono il problema come dici tu e di loro!!!

  5. Ogni bambino e’diverso .. Mio figlio che ora ha 8 mesi nn ama il caos ,si spaventa e a una certa ora vuole dormire ! Se si esce si fanno cose in relax che possono andare bene a lui … I figli prima di tutto e tutti ! Se gli altri non capiscono ( come e’gia capitato ) problemi loro !!!!!

  6. Mio figlio ora ha 6 anni e io e il mio compagno lo abbiamo sempre portato ovunque rispettando i suoi bisogni e quelli degli altri, ad oggi posso dire di essere soddisfatta della nostra scelta ho un figlio educato, tranquillo rispettoso degli altri e dei luoghi a differenza di tanti suoi coetanei che nei ristoranti non sanno stare a tavola,urlano perché si stancano…mettiamo al mondo i figli perché facciano parte della nostra vita quindi perché lasciarli ad altri mentre noi andiamo a divertirci??

  7. Io ho un bimbo di 5 mesi con allattamento esclusivo al seno, del biberon non ne vuole sapere quindi non posso lasciarlo a nessuno. Ma non per questo mi privo di uscire. Piuttosto che andare fuori nel week end esco in settimana che c’è meno affollamento e ci sono più famiglie! E non penso di dare fastidio a nessuno, il mio bimbo quando ha sonno dorme, e se si lamenta basta tenerlo in braccia con noi..anche se si ha un bambino è necessario uscire ed evadere dalla solita monotonia… Si rovina anche il rapporto di coppia altrimenti

  8. Ieri sera, primo giorno d’estate, festa della musica, sono uscita con mio figlio di 8 mesi, si è divertito, era contento, è stato bravissimo!
    Di solito va a dormire alle 21, non usciamo mai la sera, ma ora che è iniziata l’estate e si sta da dio, perché no?
    Si guardava intorno tutto stupito di quanta gente ci fosse, le luci.. C’erano i gonfiabili e l’ho fatto saltare un po’, era felice..
    E c’erano bambini ancora più piccolo nel loro passeggino che dormivano! Mà perché negarsi una bella serata?