Prima pappa: come prepararla

Il momento della prima pappa è una tappa significativa nella crescita di un piccolo perché segna il lento passaggio verso l’autonomia e verso il cibo solido come fonte di nutrimento principale: secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) questo passaggio non dovrebbe avvenire prima dei sei mesi e comunque sempre e solo se il pediatra ritiene il bimbo pronto per affrontare in tutta tranquillità questa nuova scoperta.

L’alimentazione dei primi 1000 giorni di vita (che si contano dal concepimento al secondo anno di età) è fondamentale per porre delle basi solide ed equilibrate per la salute futura del piccolo.

La Società italiana di pediatria preventiva e sociale (SIPPS) pone molta attenzione sul tipo di alimentazione e sui macro nutrienti più indicati per le prime pappe al fine di prevenire l’insorgenza di obesità e diabete in primis.

Quali sono gli alimenti più indicati per la prima pappa?

Bisogna sempre tenere in considerazione che un neonato che si approccia per la prima volta al cibo solido non è un adulto in miniatura, ma ha esigenze nutrizionali specifiche e in parte diverse da quelle del resto della famiglia.

Per un piccolo, l’apporto di grassi dovrebbe essere ad esempio il 40/50% della dieta quotidiana, mentre per gli adulti è consigliato come limite massimo il 30%.

Le proteine invece sono necessarie in quantità molto ridotta, non più di 10/15 grammi al fine di evitare l’insorgere di problemi legati all’obesità perciò non è sempre necessario abbondare con l’integrazione di carne, pesce, legumi e formaggi nelle prime pappe.

Assolutamente banditi sale e zucchero perché, oltre a non essere proprio amici del nostro organismo (vedi il rischio diabete ed obesità), potrebbero poi anche influenzare i suoi gusti futuri.

Devo seguire uno schema preciso per introdurre gli alimenti?

No, non è necessario seguire uno stretto e rigido ordine ma si può procedere con gradualità, senza forzare il passaggio da un cibo all’altro in modo che il piccolo possa avere il tempo necessario per abituarsi alla novità. E’ sempre opportuno iniziare con consistenze morbide e fluide ed introdurre poi gli elementi a pezzettini in un secondo momento.

Come posso preparare la prima pappa?

La base di partenza più indicata è sempre il tradizionale brodo di verdure da preparare con qualsiasi verdura a piacere: non è più consuetudine inserirne gradualmente una alla volta, ma via libera ai mix di verdure preferibilmente di stagione.

Il classico brodino (così come anche la sua versione “vellutata” passata al passaverdura è un’ottima base per introdurre poi circa 20/30 grammi di cereali inizialmente in polvere (riso, mai, semolino). La parte grassa e più nutriente del piatto è data dall’olio extra vergine di oliva che va aggiunto alla preparazione (circa un cucchiaio a pasto).

A seguire poi si potranno via via introdurre, senza fretta, anche 10/15 grammi di carne, pesce, legumi e uova.

Dopo quando posso introdurre anche la cena?

Solitamente non c’è nessuna indicazione rigida su come va scandita la giornata perciò pranzo e cena si possono anche sostituire a vicenda: per i bambini allattati al seno si può introdurre la seconda pappa dopo un mesetto circa, mentre per i bimbi che bevono il latte artificiale si può attendere anche qualche settimana in più.

In linea generale è sempre e comunque opportuno confrontarsi con il proprio pediatra perché ciascun bambino ha tempi ed esigenze che possono essere diversi.

E se non vuole mangiare cosa posso fare?

Non preoccuparti: non tutti i bambini sono pronti ad abituarsi alle novità con gli stessi tempi perciò asseconda sempre i suoi gusti e le sue preferenze e cerca di proporre lo stesso alimento anche più volte di fila, magari cucinandolo in modo diverso ma senza mai insistere o forzarlo troppo.

Non è necessario, anzi è sconsigliato, forzare il piccolo a mangiare con tranelli o escamotage o, ancora peggio, ponendolo di fronte ad un cellulare per distrarlo!