Piangere in gravidanza: quali significati nasconde?

Vi è mai capitato, durante la gravidanza o una volta diventate mamme, di piangere di fronte a una pubblicità? O di emozionarvi guardando una scena che prima del lieto evento vi avrebbe lasciate totalmente indifferenti? Tranquille, è successo a tutte ed è perfettamente normale! Durante i nove mesi di gestazione, l’apparato sensoriale ed emotivo subisce notevoli cambiamenti e capita di ritrovarsi a piangere di fronte a qualsiasi cosa. Piangere in gravidanza è un fenomeno comune tra le future e neomamme, ed è riconducibile a tutti quei cambiamenti fisiologici e psicologici con cui ogni donna si ritrova a fare i conti.

Neanche a dirlo, è una questione di ormoni. Progesterone, estrogeni ed endorfine vengono prodotti in grande quantità (specialmente nel primo e nel terzo trimestre) e oltre a svolgere le loro specifiche funzioni nei confronti dei vari organi del corpo della donna, tutti e tre questi ormoni aumentano l’emotività.

E ci si ritrova a piangere come fontane guardando film romantici (che, tra l’altro, fino a qualche mese prima si detestavano in maniera viscerale), o si sentono gli occhi lucidi di fronte a immagini strappalacrime “dolci come il miele”. O, ancora, si possono subire sbalzi di umore, alternando a voglia di essere coccolate e rassicurate ad attimi di malinconia o nervosismo.

D’altra parte, la futura mamma vive, durante la gravidanza, emozioni forti proprio per il nuovo ruolo, che si sta piano piano delineando. Essere madre sarà bellissimo, certo, ma può spaventare e distorcere la giusta percezione della realtà. E all’immensa gioia per una nuova vita in arrivo, si può accostare il peso di una sempre maggiore responsabilità, con picchi di malessere che possono sfociare anche nella depressione.

In gravidanza, infatti, tutto è amplificato, anche i sensi si affinano, percependo sfumature (di gusto, di odore) che agli altri sfuggono. Quindi, il pianto, a volte anche improvviso, è una reazione normale. Aiuta a sfogare le tensioni e a liberare dalla negatività.

Attenzione, però, a quando le lacrime prendono troppo il sopravvento. Parlare con il partner, con le amiche o con una persona di fiducia, può essere una buona soluzione per esorcizzare la naturale paura per la nuova vita in arrivo e, al tempo stesso, per ricevere conforto e affetto (che fanno sempre bene).

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