Ovulazione dolorosa: quando preoccuparsi

In un ciclo mestruale di 28 giorni, solitamente l’ovulazione si verifica attorno alla metà, cioè intorno al quattordicesimo giorno. Per la maggior parte delle donne, l’ovulazione avviene senza avvertire particolari sintomi, se non l’aumento del desiderio sessuale e la modificazione del muco cervicale.

Per circa il 20% delle donne, invece, l’ovulazione è accompagnata da dolori che di solito sono di lieve entità. Questa condizione viene chiamata “mittelschmerz” (dal tedesco, significa “dolore della metà del ciclo”).

Come riconoscer e l’ovulazione dolorosa

Come già detto, l’ovulazione avviene di solito intorno al quattordicesimo giorno dalla mestruazione. L’ovulazione dolorosa si manifesta con un dolore più o meno lieve, localizzato nella parte bassa dell’addome, a destra o a sinistra, a seconda dell’ovaia da cui viene espulsa la cellula uovo. Talvolta si possono verificare piccole perdite di sangue.

I sintomi dell’ovulazione dolorosa hanno una durata variabile: possono essere avvertiti per pochi minuti, alcune ore, oppure possono durare per alcuni giorni (di solito due o tre).

Da cosa è causata l’ovulazione dolorosa?

Tra le cause principali per cui è possibile avvertire dolore durante l’ovulazione ci sono:

– il gonfiore del follicolo che contiene l’ovocita che dovrà essere espulso;

– la rottura della parete dell’ovaio causata dal follicolo che sta rilasciando l’ovulo maturo;

irritazione dell’addome causata dal liqudo follicolare, che viene rilasciato insieme all’ovulo.

Quando sentire il medico

L’ovulazione dolorosa, solitamente, non deve destare preoccupazione, e i dolori un po’ più fastidiosi possono essere tenuti sotto controllo con analgesici come l’ibuprofene, o la pillola anticoncezionale.

Se il dolore dovesse essere troppo persistente e durasse per molti mesi, con perdite di sangue frequenti, allora è il caso di sottoporsi ad una visita ginecologica, perché esso potrebbe dipendere da una patologia o condizione medica particolare. Tra le più comuni ci sono:

– infiammazione delle tube di falloppio;

– endometriosi;

– cisti ovariche;

– gravidanza ectopica;

– appendicite.

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