Il primo neonato abbandonato nella culla per la vita 2.0

Chi non ricorda la Ruota degli Esposti di Napoli dove poter abbandonare i figli appena nati? In realtà si trattò di un fenomeno molto diffuso in tutte le città italiane: quasi tutte le città più importanti avevano la loro ruota almeno fino agli inizi del XX secolo e poi, man mano, scomparirono tutte.

Con l’avvento della tecnologia, ecco che è ritornata la ruota, o per meglio dire la culla per la vita ad alta tecnologia davanti al Policlinico di Napoli Federico II, dove è stato lasciato il piccolo Alessandro.

La culla per la vita ha salvato il piccolo Alessandro

Martedì scorso una donna ha lasciato alle cure dei medici il figlio di una sua amica. Il primario del reparto, il dottor Francesco Raimondi, non nasconde la sua emozione: dopo anni in cui la culla termica è stata solo oggetto di scherzi e inciviltà, stavolta ha funzionato veramente e il piccolo ha ricevuto le cure di cui necessitava. Il neonato, a cui è stato dato il nome di Alessandro, – ci fa sapere il primario – sta bene ed è in salute.

Un progetto nazionale per le culle per la vita

L’installazione delle culle per la vita fa parte del progetto nazionale “ninna-ho“,  per dotare gli ospedali di una culla termica dove lasciare i neonati abbandonati. Il progetto è stato sponsorizzato dalla KPMG Italia, con la collaborazione della Fondazione Francesca Rava, con l’obiettivo di contrastare il fenomeno dell’infanticidio.

47 commenti

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  1. Credo ci voglia coraggio credo che non tutte siamo nate per fare le mamme. Ma come già qualcuna ha scritto ci sono tanti modi per evitare una gravidanza. Non approvo affatto l’abbandono di un bimbo ma questa volta almeno è vivo e Senza essere stato sbattuto menato toccato in maniera da fargli del male. Troverà sicuramente chi lo amerà a dismisura

  2. Poi però mi auguro quando i sensi di colpa la divoreranno e scoprirà il senso materno di non andare a rompere le palle al ragazzo che avrà mi auguro raggiunto una sua serenità.