Neonata venduta a 500 euro: così si danneggiano le adozioni

La vendita di neonati, oltre a essere altamente immorale e meschina, espone i piccoli a numerosi rischi in quanto, in condizioni di estremo disagio, è difficile che genitori e/o mediatori si preoccupino di valutare l’idoneità genitoriale delle coppie che acquisteranno i bambini. Inoltre questa pratica non minaccia soltanto il futuro dei neonati venduti come merce ma anche quello di tanti altri bambini poiché, eludendo ogni controllo legale e sanitario e iter burocratico, danneggia la buona riuscita delle adozioni legali.

Vendita di neonati: bambina indiana di tre mesi venduta per 500 euro

Pur essendo una pratica oramai considerata illegale in tutto il mondo, la vendita di neonati non è però così rara, specialmente nei paesi in cui povertà e sottocultura continuano a essere estremamente diffuse. Uno di questi è sicuramente l’India dove pochi giorni fa una bimba di appena tre mesi è stata venduta a una coppia per 35 mila rupie, pari a 500 euro. Grazie a una segnalazione proveniente dal villaggio della famiglia della neonata, che avendo già due figlie non era in grado di mantenere un’altra creatura, la polizia ha scoperto la compravendita della piccola e arrestato i mediatori, ossia il direttore e un amministratore del Multi Speciality Hospital di Hibrahimpatnam, insieme ai genitori biologici e a quelli “adottivi” che, pur avendo agito presumibilmente in preda alla disperazione, non sono certo giustificabili.

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