Mammale: manuale di sopravvivenza per mamme

Ciao mamma.

Siccome siamo sempre le prime a metterci in croce e siccome siamo bisognose dell’affetto dei nostri pargoli quanto di un santo, benedettissimo amen per gli sbagli che abbiamo commesso, ho pensato a te (e anche a me). E ho deciso che esistono cose che si possono fare. Anche se con frequenza variabile.

Ché magari a vederle scritte smettiamo di autoflagellarci.

1. Puoi dormire anche tu

Detta così sembra una banalità, perché anche se non decidi di farlo o perfino decidi di non farlo, è facile decomporsi intorno al suo rivolo di latte senza nemmeno accorgersene nel mezzo del pomeriggio. Ma: non appena recuperi coscienza possibili attentatori sono: le incombenze e il senso di dignità.

Personalmente ero brava a schivare le prime, ma il secondo mi è costato innumerevoli imbarazzi di fronte a terzi e anche a secondi (tipo i miei genitori), davanti ai quali ammettere questo diritto sembrava confessare una perversione.

2. Puoi far dormire il piccolo fuori e guardarlo dalla finestra, ossia la passeggiata senza passeggiata

Se invece avessi una santa ragione per non riposare e dovessi faticare a far dormire il piccolo, sappi che il balcone è cosa buona e giusta.

Non è un esilio, è solo un poggiolo, tu lo posi e poi entri, perché un bambino all’aperto dorme bene, e se dorme durante una passeggiata in cui tu cammini, o durante una sosta in cui tu ti fai una doccia, qual è la differenza criminale? (Vale anche nei mesi invernali).

3. Il mal-ton verso gli ospiti

Le mamme libere non hanno il bon-ton, hanno il mal-ton. Il che si produce in una piccola lista di azioni lecite verso chi infrange la cortina della loro abitazione nel corpo o nelle intenzioni: il citofono può essere spento o anche rotto; il cellulare silenzioso o anche spento; in caso di strumentazione accesa e funzionante, se il visitatore non ottiene risposta vuol dire che è la madre a essere fuori-servizio.

E poi: non c’è pranzo domenicale che imponga obbligo alcuno di partecipazione alla madre di figli ancora bambini, né di decorosa permanenza a tavola. Nessuna madre ha il dovere di invitare o accogliere chicchessia a vedere il neonato né si può considerare maleducazione o egoismo qualunque atto volto a rifiutare le visite in ospedale.

4. Per la stessa ragione puoi non andare alle festicciole

Anche se le prime volte ti parrà un sacrilegio, il solo sacrilegio sarebbe non avvertire per tempo (tutto sommato siamo madri, non stronze). Vedrai, presto imparerai che puoi scegliere, una festa non è un’ingiunzione.

Prima ti assegni questa libertà, più saranno alte le possibilità di successive procreazioni. Perché – credimi – è impensabile fare tre o quattro figli e seguire le feste di tutti.

5. Puoi fingere che sia malato

È una delle green card della maternità, almeno quando i bambini sono piccoli. Puoi schivare impegni indesiderati, disdire all’ultimo, ammorbidire pacchi. D’altro canto quante sono le volte che invece sei ligia e lui ti frega?

6. Puoi berti una birra

C’è addirittura chi dice di bere per fare buon latte. Anche senza tornare sempre lì, puoi bere per bereperché stramazzi e adesso il balcone dove hai già messo a dormire cento giorni tuo figlio, è tuo: è un piccolo asteroide tra le stelle e ti va di starci in compagnia. Con un bicchiere o un marito. O entrambi.

7. E fumarti una sigaretta

Certo, sembra istigazione a delinquere, sappiamo quanto sia pessimo, e anche quanto sia inconciliabile con la salute del bimbo. Ma una sigaretta, una, perché lui ormai è cresciuto, o perché stasera va così, perché sei fuori con le amiche, perché hai litigato con le tette che hai perso, col lavoro che ti manca, con il compagno che torna tardiPerché a volte i sensi di colpa ci ammazzano più di un tiro.

Se ne hai qualcuna in mente, aggiungi pure alla lista. Sarà più utile dell’elemosina in chiesa. O di un’opera di bene.

A presto.

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