La consulente allattamento: chi è e cosa fa?

Un tempo le mamme imparavano istintivamente ad allattare, osservando le altre donne, proprio perché non esistevano altri metodi.

Oggi, vuoi una minore tendenza a imparare dagli altri, vuoi la disinformazione, non è più così.

Ecco dunque che nascono figure professionali competenti: le consulenti allattamento. Esistono diverse tipologie di consulenti, ecco le principali: 

Peer Conselour

In inglese viene definita Peer Counselor, che vuol dire semplicemente consigliera alla pari.

Si tratta spesso di mamme che hanno provato loro stesse l’esperienza dell’allattamento che hanno in seguito deciso di aiutare le altre mamme a seguito di una formazione specifica che ha fornito loro le nozioni di fisiologia dell’allattamento.

La loro competenza si basa dunque sulla frequentazione di corsi OMS o corsi simili, ma anche sull’esperienza personale di maternità, anche se questo non è in realtà un requisito obbligatorio. 

Il compito della Peer Counselor dev’essere svolto con serietà e sulla base di solide conoscenze. Si occupa di informare la mamma su tutto ciò che riguarda l’allattamento, sulle eventuali problematiche di questo sistema di nutrimento, sul funzionamento dello stesso, sui pro e i contro.

È in grado di consigliare e indirizzare la donna verso le scelte migliori o di individuare i sintomi che richiedono un consulto medico. In questo modo, la consulente per l’allattamento si fa carico di ciò che un tempo avveniva con il sapere che si tramandava da donna a donna. 

Il loro aiuto è sempre gratuito e spesso vengono gruppi di auto aiuto che diventano una preziosa rete di sostegno per le neomamme che hanno così la possibilità di confrontarsi e rassicurarsi a vicenda. Tra questi, spicca la Leche League, la più importante associazione di volontariato che si accupa di allattamento al seno.

Le consulenti allattamento Professionali IBCLC

Le consulenti professionali hanno invece alle spalle una solida formazione che conferisce una maggiore prefarazione clinica in allattamento: le loro competenze vengono sviluppate durante una serie di ore di lezione e misurate grazie a un esame.

Questa certificazione (IBCLC – International Board Certified Lactation Consultant) viene ripetuta ogni cinque anni, per permettere alle consulenti di essere informate e aggiornate sugli sviluppi anche medici che riguardano l’allattamento. 

Nonostante sia molto importante essere spinti da passione, voglia di fare e da una precisa filosofia che riguarda l’allattamento, i corsi per diventare consulenti non sono per tutti. È necessario avere un’adeguata preparazione sanitaria ed essere specializzati proprio in allattamento

È richiesta anche un po’ di esperienza sul campo, per poter far fronte a situazioni in cui l’allattamento è più complicato, come nel caso di bambini con malformazioni o donne che presentano dolori o problemi al seno.

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