Il centro di Londra invaso da seni giganti per sensibilizzare sull’allattamento in pubblico

Nei giorni scorsi, dal 31 marzo al 1 aprile, nel centro di Londra sono apparsi giganteschi seni gonfiabili. Questi seni sono stati piazzati in alcuni punti strategici di Shoreditch e l’intento degli organizzatori di questo evento era quello di sensibilizzare sia gli abitanti della capitale inglese che tutto il resto del mondo sul problema dell’allattamento in pubblico.


 

La concomitanza con il giorno delle mamme

La data dell’evento non è stata scelta a caso, in quanto il 31 marzo in Inghilterra è il giorno delle mamme e Elvie, una start up che si occupa di tecnologia femminile ha pensato che questa esposizione di seni giganti gonfiabili avrebbe richiamato l’attenzione di tutti, come in effetti è stato. Chi si trovava a passare nel quartiere di Shoreditch, uno dei più “à la page” del centro di Londra, ha potuto vedere 5 seni gonfiabili, in Columbia Road, Bethnal Green Road, Ely’s Yard, Shoreditch Grind e Village Underground, ognuno in una diversa sfumatura di colore, e con dimensioni diverse, tutte molto visibili. A prima vista le persone hanno pensato ad uno scherzo, ma il fine “nobile” è stato messo immediatamente in evidenza dopo che le immagini ed i primi commenti sono usciti sui social. Il problema dell’allattamento in pubblico è stato molto dibattuto e per gli organizzatori è stata l’occasione per farlo conoscere al maggior numero possibile di persone.

I seni gonfiabili di Londra confermano l’estrosità inglese

La scelta dei seni giganti gonfiabili e dei luoghi nei quali piazzarli ha confermato l’estrosità inglese per quanto riguarda i più svariati argomenti, siano essi scherzosi od importanti come in questo caso. Questo evento fa parte di una campagna più vasta organizzata da Elvie che ha il nome di “#FreeTheFeed” che punta, attraverso l’utilizzo della tecnologia, ad abbattere i tabù come quello dell’allattamento in pubblico. L’invito rivolto a tutti tramite la campagna è quello di mostrare la maggiore vicinanza possibile a quelle donne che nel momento dell’allattamento si sono sentite confinate o imbarazzate.

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