“Fertility gap”: cos’è e perché tra le donne italiane è molto più alto

Uno studio condotto da due demografe ha indagato sul cosiddetto “Fertility Gap” (divario di fertilità) in venti Paesi del continente europeo oltre che negli Stati Uniti:  tra i risultati più sorprendenti c’è quello che vede le donne italiane al terzo posto di questa speciale classifica.

La ricerca sul divario di fertilità

Nell’ambito degli studi demografici il concetto di “Fertility Gap” è noto da tempo ma solo negli ultimi anni è diventato un parametro fondamentale per indagare come nei Paesi più industrializzati l’età media della popolazione continui ad aumentare mentre il tasso di natalità registra record negativi.

Conosciuto anche come divario di fertilità, altro non è che la differenza tra il numero di bambini che una donna desidera (intenzione di fertilità) e il reale tasso finale.

Un recente studio ha svelato come questo divario sia particolarmente alto tra le donne italiane: la ricerca condotta dalle demografe Eva Beaujouan e Caroline Berghammer ha confrontato il “Fertility Gap” di alcuni Paesi europei e degli USA mostrando che il dato è preoccupante per Grecia e Spagna, uniche nazioni che precedono l’Italia in questa classifica.

L’Italia rischia uno spopolamento più rapido

Nello studio le demografe hanno evidenziato come in ogni Paese le donne a 40 anni abbiano avuto in media meno figli di quanti ne desideravano da giovani.

Il fenomeno pare però più accentuato negli Stati dell’Europa meridionale rispetto alle altre zone del continente: questo è un aspetto che preoccupa in ottica futura dato che se le coppie hanno in media meno di 2,1 figli è pressoché certo che la popolazione di quel Paese pian piano diminuirà.

In particolare si prevede che in Italia questo spopolamento sarà molto più veloce anche per via del forte tasso di emigrazione verso l’estero e perché per tante donne è arduo riuscire a trasformare sempre il desiderio di maternità in realtà, complice anche la crisi economica: ecco perché il “Fertility Gap” italiano è tra i più elevati mentre il tasso più basso si registra in Francia.