Piccoli supereroi: costumi di Halloween per i neonati prematuri

In una clinica degli Stati Uniti, per Halloween, i neonati prematuri ricoverati sono stati mascherati da supereroi per portare una ventata di allegria ma anche come segno di buon auspicio per il presente e per il futuro.

Costumi di Halloween realizzati da infermieri e volontari

Negli Stati Uniti il giorno di Halloween è atteso quando quello di Natale. I bambini, ogni 31 ottobre, si travestono con costumi divertenti, originali e talvolta spaventosi per visitare tutte le case del vicinato chiedendo dolcetti. Non tutti i bambini però possono farlo perché c’è anche chi quel giorno lo trascorrerà in ospedale come ad esempio i neonati prematuri.

Un gruppo di infermieri che lavorano presso l’ospedale Saint Luke di Kansas City ha pensato di portare una ventata di allegria e originalità anche nel reparto di terapia intensiva dove sono ricoverati piccolissimi pazienti. Per ogni bambino hanno realizzato un costume da supereroe perché in fondo questi piccoli lottatori lo sono davvero dei supereroi che ogni giorno devono combattere contro innumerevoli avversità.

Nelle incubatrici sono comparsi così dei Batman in fasce, Superman, Wonder Woman ma anche delle coccinelle, delle stupende farfalle e dei piccoli campioni ai quali è stata messa la maglia della squadra del cuore del papà e della mamma. A scegliere i costumi sono stati i genitori immaginando quale potrebbe essere la personalità del loro bambino.

L’iniziativa per i veri eroi: i neonati prematuri

A spiegare questa particolare iniziativa è stata Michelle Manuel, direttrice dell’ospedale. Lo scopo primario è quello di regalare alle famiglie presenti una giornata di normalità. I bambini rimangono spesso in terapia intensiva per settimane e a volte addirittura per mesi. In questo modo i genitori avranno anche un ricordo un po’ meno amaro di questo periodo trascorso fra le mura dell’ospedale. Non è certo facile dover vedere ogni giorno il proprio bambino attaccato a un numero infinito di tubi e sapere che la sua vita è appesa a un filo.

Per un giorno queste famiglie che ogni giorno sono al fianco dei loro bambini che lottano davvero per la sopravvivenza è stato possibile avere un attimo di serenità.

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