Cose che non ti aspetti: se sei mamma, già lo sai…

Hai fatto il corso preparto? Imparato quanto enorme diventerà quella parte che vorresti tenere da conto? Comprato coppette assorbilatte, camicie sbottonate, studiato la fisiologia del travaglio, addobbato la stanza del piccolo, istruito il marito, provato il passeggino, montato il lettino?
Bene. Ci sei quasi.

E poi hai immaginato tutto un milione di volte, osservato altre mamme, fatto sogni a occhi aperti.
Sai già molto, quasi tutto, eppure…

Se sei già mamma lo sai, se non lo sei, leggi qui: ci sono cose che non ti aspetti, che le altre non dicono, che al corso preparto non illustrano.
In men che non si dica ti ritroverai infatti a…

-Guardare una televendita alle 8.30 del mattino mentre lo allatti.

-Essere felice di aver fatto una lavatrice.

-Provare una gioia dilagante nello scambio di due parole con il vicino (nemmeno simpatico) per il solo fatto che trattasi di essere adulto.

-Sentirti sollevata che il piccolo ha fatto la cacca.

-Accorgerti che non ti vesti e non esci da tre giorni (lo dice la sedia dove sono ancora appese le mutande dello scorso weekend, quando ti sei vestita per fare la spesa).

-Scoprire che sei in pigiama nell’80 % delle foto col piccolo.

-Metterci dai 40 ai 60 minuti per prepararVI a uscire.

-Riprovare i vecchi jeans di nascosto, salvo poi andare dal marito e lamentarti che non ti entrano.

-Mangiare una scatola di cioccolatini per pranzo perché si fa prima con la scusa che l’allattamento richiede energie.

-Aspettare che dorma per poter finalmente fare altro.

-Aspettare che si svegli perché quando dorme la casa è un mortorio.

Non vedere l’ora che diventi grande così sarai più autonoma.

Sperare che rimanga bambino perché la sua dolcezza ti fa sentire importante.

-Desiderare che cresca così puoi portarlo ai giochi, alle giostre e in mille altre avventure.

-Rimpiangere quando era così piccolo da stare tutto in una mano e non dovevi patteggiare alcunché.

-Allattarlo pensando che è la cosa più dolce del mondo.

-Allattarlo pensando che ne hai piene le palle.

-Scoprire che non sei la sola ad uscire in pigiama (sotto la giacca a vento) per portare i figli a scuola.

-Aspettare il weekend.

-Aspettare il lunedì.

-Contare i minuti che mancano al rientro del marito.

-Immaginare come sarebbe più facile se riammettessero la poligamia.

E, alla fine della giornata, l’elenco delle cose che hai fatto suonerà all’incirca così:
“Ho allattato il piccolo, l’ho cambiato, ho cercato di addormentarlo, ho allattato il piccolo, l’ho cambiato, ho cercato di addormentarlo, ho allattato il piccolo, l’ho allattato…”

Tranquilla: è assolutamente normale.

 

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