California: per i bambini raggiungere la sala operatoria diventa un gioco

In un ospedale della California è stato introdotto un innovativo metodo per il trasporto dei bambini in sala operatoria. Al fine di scacciare ansie e paure dalla mente dei più piccoli, l’infermiera Kimberly Martinez ha cercato di rendere tutto simile ad un gioco, permettendo loro di  “guidare” una macchina giocattolo fino alla sala operatoria.

Lasciar “guidare” i bambini scaccia la paura

L’ospedale è un luogo in cui non vorremo mai trovarci, se non allo scopo di dare alla luce i nostri figli. Ancor peggio è quando sono proprio i bambini a giacere nel letto di una clinica a causa di qualche patologia.

In tali circostanze, non solo dobbiamo cercare di gestire i nostri nervi mantenendo il più possibile la calma, ma è nostro preciso dovere mostrarci al bambino sempre con il sorriso, in maniera tale da non trasmettergli ansie e fargli vivere con più serenità tutta la situazione.

Purtroppo però, in alcuni frangenti della degenza siamo impossibilitati a stargli vicino come vorremmo. Ad esempio durante un eventuale tragitto verso la sala operatoria.

È molto probabile che i bambini si sentiranno disorientati e spaventasi vedendosi allontanare in questo modo dai loro genitori. Quando bisogna sottoporsi ad un intervento è importantissimo avere uno stato d’animo non troppo negativo. È dunque di fondamentale importanza cercare di rasserenare il piccolo il più possibile.

Il “viaggio” del bambino in sala operatoria

In California, al Doctors Medical Center, l’infermiera Kimberly Martinez ha avuto la brillante idea di introdurre in ospedale un metodo molto curioso per trasportare i bambini in sala operatoria.

Ai piccoli viene fornita una macchinina giocattolo in cui potranno sistemarsi comodamente e guidare proprio come se fossero nel proprio giardino di casa. Le macchinine a disposizione al momento sono due: una Mercedes nera e una Volkswagen Beetle rosa.

I bambini hanno la possibilità di guidarle in completa autonomia, ma in alcuni casi è possibile la sorveglianza a distanza da parte di un adulto.

Il metodo fino ad ora sembra funzionare, per cui sarebbe un’ottima idea incentivare la sua diffusione. Nella quasi totalità dei casi i bambini, nel momento in cui scoprono di doversi recare in sala operatoria sulla macchinina, cambiano subito espressione ed un enorme sorriso appare sul loro volto.

In fondo è così che vorremmo sempre vedere i nostri figli, sorridenti e felici, anche nei momenti più difficili.

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