Bracciali della fertilità, solo superstizione?

Nel mondo antico così come in quello moderno, la superstizione e le credenze popolari hanno sempre avuto un’importanza considerevole, tanto più nel campo della fertilità e della procreazione. Da tempo, infatti, le donne che cercano un figlio si rivolgono ai presunti benefici della cristalloterapia, una pratica della medicina alternativa che – sfruttando le proprietà delle pietre e dei minerali – mira alla cura del corpo.

Non è, quindi, infrequente che ancora oggi le donne che vogliono un figlio indossino i bracciali della fertilità che, a seconda della pietra con cui sono ornati, rilasciano delle energie particolari a chi lo porta, sia a livello fisico che psicologico.

Naturalmente, non esistono prove scientifiche che sostengano la validità dei braccialetti della fertilità, ma se volete indossarli con lo spirito del “non è vero, ma ci credo” vediamo quali sono le pietre più utilizzate per i braccialetti della fertilità:

  • La giada, pietra legata all’amore e alla bellezza, è una delle più diffuse, soprattutto fra le cinesi; molto gettonata anche la corniola, da indossare sul girovita, all’altezza dell’ombelico.
  • Sia per favorire la gravidanza che per proteggere il feto, si può indossare il diaspro rosso;
  • Qualora più che il fisico sia la mente a porre problemi alla gravidanza, potremo indossare il quarzo rosa.

Che dire, insomma, di questi bracciali della fertilità? Sicuramente che sono graziosi a vedersi e che attorno a loro si sta costruendo un crescente marketing, fatto non solo di collanine e braccialetti, ma anche di fedi nuziali e gioielli ben più preziosi.

Ripetiamo che sulla loro validità non ci sono evidenze scientifiche, anche se non mancano testimonianze di donne divenute mamme proprio grazie ai loro benefici.

Premesso tutto ciò, credere o meno nel loro potere è naturalmente una scelta personale; in ogni caso, qualora ci siano stati mesi di tentativi di concepimento infruttuosi è bene ricordarsi che nessun rimedio cristalloterapico o di qualsiasi altra natura può essere più valido di un controllo presso un medico ginecologo.

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