Bonus di 30 euro per i dispositivi anti-abbandono: come richiederlo e da quando

Aggiornamento 2023: il bonus per il seggiolino anti abbandono non è stato rinnovato, quindi NON sarà possibile usufruire dell’incentivo di 30 euro per acquisto di un dispositivo omologato.

Dal prossimo 20 febbraio 2020 sarà possibile chiedere l’assegnazione del contributo o del rimborso di 30 euro per l’acquisto dei dispositivi anti-abbandono dopo che è diventato operativo l’obbligo di installarli in auto per i bambini di età inferiore ai 4 anni: il bonus è previsto anche per chi aveva già effettuato l’acquisto.

Contribuiti e rimborsi per i seggiolini anti-abbandono

Dopo le indiscrezioni delle ultime settimane adesso c’è l’ufficialità: la Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, ha firmato il decreto che determina la concessione di un bonus di 30 euro per tutte le famiglie che si dotano dei dispositivi anti-abbandono, diventati obbligatori in auto per i bambini di età inferiore ai 4 anni.

La richiesta del contributo (che potrà configurarsi anche come un rimborso per coloro che hanno già proceduto negli scorsi mesi all’acquisto) sarà possibile a partire dal prossimo 20 febbraio: nel suddetto decreto sono state pure illustrate in modo chiaro le modalità per poter inoltrare la richiesta telematica al dicastero competente.

Le modalità per richiedere il bonus

Innanzitutto è stato specificato che in entrambi i casi (contributo per l’acquisto oppure rimborso) l’utente dovrà registrarsi sul portale del Ministero dei Trasporti o sul sito della piattaforma Sogei, la Società Generale di Informatica controllata dal Ministero dell’Economia: nel secondo caso il rimborso dovrà essere richiesto entro due mesi dalla data del 20 febbraio e come condizione obbligatoria bisognerà allegare una copia dello scontrino.

Invece per coloro che ancora non possiedono il dispositivo basterà registrarsi online e chiedere l’erogazione di un buono di spesa elettronico pari al valore di 30 euro per ogni bimbo di età inferiore ai 4 anni.

“Mi hanno indignato le accuse che bollavano come ulteriore tassa sulle famiglie questa norma” aveva detto Paola De Micheli, difendendo la legge entrata in vigore il 7 novembre e che rendeva obbligatoria l’installazione a bordo delle vetture di questi speciali seggiolini dotati di sistemi d’allarme: anche per questo motivo nell’ultimo Decreto Fiscale era stato previsto il bonus per agevolarne l’acquisto e spegnere tutte le polemiche.

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