Babymoon: tutti i consigli per l’ultima vacanza prima del parto

 

Molte persone considerano la gravidanza come una condizione fisica per cui bisogna prestare molta attenzione: niente sforzi, niente lavoro, niente emozioni eccessivamente intense. L’idea che durante la gestazione sia necessario praticare l’inattività per proteggere il bambino è obsoleta e non del tutto corretta. Sebbene sia consigliato non esagerare con gli sforzi e le attività, la futura mamma ha tutto il diritto di continuare a vivere la sua vita in modo sereno e tranquillo. Un ottimo modo per i futuri genitori per compiere una sorta di “ultima vacanza” prima della nascita del bebè è la cosiddetta Babymoon. Vediamo insieme di che si tratta e come organizzarsi per viverne una da favola.

Cos’è la Babymoon?

La Babymoon è l’ultima tendenza per mamme e papà che desiderano fare qualcosa di speciale prima della nascita del loro figlio, sviluppatasi in primo luogo negli Stati Uniti e sbarcata recentemente in Italia. Il suo successo è stato incredibile, tanto che si sta diffondendo presso un gran numero di futuri genitori, che l’hanno colta come un’occasione speciale per godersi una vacanza da soli prima che la famiglia si estenda.

Cosa aspettarsi dalla Babymoon

Le regole per la Babymoon sono molto semplici. La cosa migliore da fare è evitare le mete troppo faticose o impegnative, così come le attività estreme. Vanno benissimo (anzi, rappresentano lo spirito di questa nuova tendenza) le vacanze rilassanti, tranquille, all’insegna del prendersi cura della coppia e del completo benessere, i soggiorni presso le spa, qualche lezione di yoga e tutto ciò che può far sentire la futura mamma coccolata.

Oltre al rilassamento dei futuri genitori, che presto saranno impegnati in compiti ben più faticosi, la Babymoon ha il compito di rafforzare il rapporto e ristabilire il romanticismo nella coppia.

Quando viaggiare in gravidanza?

Secondo gli studi e il parere di esperti, il secondo trimestre di gravidanza è il più indicato per intraprendere viaggi di questo tipo, ossia tra le 18 e le 24 settimane. La mamma in questo periodo è meno fiaccata dai tipici problemi dell’inizio di gravidanza, come le nausee e gli altri disturbi fisici. A volte, inoltre, alcune compagnie aeree non vogliono prendersi la responsabilità di trasportare una donna troppo vicina al parto o a rischio.

Dove viaggiare in gravidanza

Le statistiche mostrano una preferenza, da parte dei futuri genitori, di mete note e familiari, non troppo lontane, semplici da raggiungere e un po’ più “nostrane”, mentre molte altre coppie preferiscono la vacanza esotica, per potersi rilassare su qualche bellissima spiaggia e in presenza di acque cristalline. Questo è fattibile, a patto che siano presi tutti i provvedimenti contro i rischi sanitari che alcune mete esotiche possono rappresentare. Via libera a mete come le Mauritius, le Maldive e il Sud Africa, attenzione alle zone meridionali dell’America Centrale e all’Africa Equatoriale.

Per organizzarsi al meglio è meglio trovare una buona agenzia di viaggi e una compagnia aerea che renda note la propria politica per il trasporto di donne in gravidanza. È consigliato inoltre parlare con il proprio medico o ginecologo, portare in valigia tutto ciò che potrebbe servirvi per una vacanza confortevole ed evitare tutte le zone che prevedono attività scomode o faticose.

A parte i piccoli accorgimenti, il consiglio è rilassarsi, divertirsi e prepararsi al meglio per la nascita del piccolo.

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