Al Gaslini di Genova primo intervento chirurgico con impianto di elettrodi intracerebrali in bambini epilettico

Significativo intervento chirurgico al Gaslini di Genova: l'impianto del primo sistema di elettrodi intracerebrali in un bambino con epilessia resistente ai farmaci.

All‘ospedale Gaslini di Genova è stato effettuato un significativo intervento chirurgico: l’impianto del primo sistema di elettrodi intracerebrali in un bambino con epilessia resistente ai farmaci.

Questa nuova tecnica rappresenta un avanzamento importante nella chirurgia dell’epilessia e mira a migliorare le condizioni dei pazienti affetti da crisi epilettiche che non rispondono adeguatamente alle terapie mediche tradizionali. Fornisce, infatti, informazioni dettagliate e essenziali per determinare il corso successivo del trattamento terapeutico, che altrimenti sarebbe difficile da stabilire.

Il primo paziente a beneficiare di questa innovativa procedura è stato un bambino di nove anni proveniente da Savona. Un secondo intervento di questo genere è stato programmato per la giornata odierna.

L’intervento chirurgico: preparazione e esami effettuati

Luca Nobili, responsabile dell’unità di neuropsichiatria, ha sottolineato che nel 30-40% dei casi, l’epilessia nei bambini è resistente ai farmaci, portando a crisi frequenti con possibili conseguenze gravi.

L’intervento estremamente complesso è stato svolto da un’equipe multidisciplinare di neurochirurghi, neuropsichiatri infantili, neurofisiologi, neurologi, neuroradiologhi, tecnici di neurofisiopatologia, neurorianimatori, infermieri e anestesist.

Per affrontare questa sfida, l’ospedale Gaslini di Genova, in collaborazione con il Niguarda di Milano, ha implementato un percorso chirurgico innovativo, che si avvale del contributo fondamentale di un team multidisciplinare di specialisti.

Il procedimento prevede un accurato work-up preliminare, includendo elettroencefalogramma, risonanze magnetiche e esami metabolici.

Una volta individuata l’area cerebrale affetta, vengono inseriti delicatamente gli elettrodi intracerebrali nel cranio.

Questi elettrodi, sottili come aghi di 0,8 millimetri, vengono collocati nelle zone cerebrali identificate come potenziali focolai delle crisi. Questa tecnica, più precisa rispetto ad altri metodi non invasivi, permette di rilevare le variazioni dell’attività elettrica cerebrale direttamente alla fonte.

Prima dell’introduzione di questa tecnologia, i giovani pazienti affetti da epilessia erano spesso inviati fuori dalla propria regione per ricevere cure, frequentemente al Niguarda di Milano.

Ora, l’ospedale pediatrico Gaslini prevede di eseguire almeno un intervento al mese con questa tecnica, puntando a espanderne l’uso.

Il Gaslini è da tempo impegnato nell’adozione di tecnologie all’avanguardia“, ha dichiarato Renato Botti, direttore generale dell’istituto, sottolineando che negli ultimi due anni vi è stato un forte investimento nell’innovazione tecnologica, mirando a fornire agli specialisti strumentazioni avanzate, inclusa la robotica.

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