Sesso del nascituro: sceglilo con la giusta alimentazione

Siete in procinto di avere un bebè? Adorate il rosa, le bambole e i vestitini di tulle e volant e vorreste tanto una bambina? Oppure, desiderereste un maschietto tutto pepe, capostipite di una lunga serie di eredi? Ebbene, niente paura! Pare che mangiando i giusti alimenti, si riesca addirittura a scegliere il sesso del nascituro.

Non ci credete? Leggete qui

A dirlo è il Dottor Joseph Stolkowski, fisico e docente onorario dell’Università Pierre et Marie Curie di Parigi. La sua tesi (di origine veterinaria) si basa sul fatto che, introducendo prima del concepimento una maggiore o minore quantità di sostante nutritive, si riuscirebbe a modificare la membrana dell’ovulo rendendolo più permeabile agli spermatozoi portatori di cromosomi X (femmina) o Y (maschio).

Il metodo Stolkowski è stato sperimentato su 500 donne in Francia, Canada, Belgio e Tunisia e ha dato risultati positivi nell’80% dei casi. Si tratta però di una dieta alquanto sbilanciata, da seguire solo per un limitato periodo di tempo (un paio di mesi prima del concepimento) e sotto osservazione medica.

In pratica, per avere una femmina, bisogna mangiare cibi ricchi di cloro, magnesio e calcio (che però, hanno come controindicazione una possibile insufficienza renale o ipercalcemia). Per avere un maschio invece bisogna introdurre una prevalenza di sodio e potassio (andando però incontro a una possibile ipertensione).

Le linee guida della “dieta femmina” prevedono molti latticini (latte, yogurt, formaggi), poco potassio (niente frutta secca, legumi secchi e banane) e pochissimo sale (sia in cottura che come condimento).

Le linee guida della “dieta maschio”, invece, prevedono molto potassio (banane a gogò, frutta secca e legumi secchi); molto sodio (salatini, olive, sale in abbondanza), pochissimo calcio (banditi i latticini).

Naturalmente, non tutti sono d’accordo con le teorie del Dott. Stolkowski, come ad esempio l’INRA, l’Istitut National de la Recherche Agronomique, che ritiene del tutto inaffidabili tali prescrizioni alimentari. Facendo un test sulle scrofe, infatti, è emerso un nulla di fatto. Con la “dieta maschio”, infatti, è nato il 52% di maschi e con la “dieta femmina” il 51% di femmine… dati ben poco significativi per considerare il metodo valido.

E voi, che ne pensate? Sareste disposte a provare la dieta Stolkowski per scegliere il sesso del vostro bambino?

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