Le posizioni antalgiche per ridurre i dolori del travaglio

Il parto è un processo naturale e meraviglioso, che consente ad un nuovo essere umano di venire al mondo. Le donne hanno questo dono e le capacità necessarie per far crescere un bimbo dentro di sé, proteggerlo nel pancione per nove mesi e poi darlo alla luce. Eppure è bene prepararsi al meglio a questo momento così potente e delicato al tempo stesso. Esistono delle posizioni antalgiche che si possono assumere per ridurre il dolore del parto.

Quali sono le posizioni antalgiche da preferire?

Ogni donna conosce il proprio corpo e sa quale posizione può meglio aiutarla ad affrontare i dolori del travaglio. Ne esistono diverse tra cui scegliere, nessuna in grado di eliminare i dolori al 100%, ma comunque utili ad affrontare al meglio il parto: si può optare per un punto di appoggio (una sedia, uno sgabello, una poltrona o anche le spalle del compagno), su un fianco, sdraiate oppure in piedi. Ancora si può preferire il busto inclinato in avanti, oppure la completa libertà di movimento, o ancora l’alternanza di dondolamenti. L’importante è riuscire a creare una situazione confortevole, potendo disporre dei giusti spazi, di ambienti comodi e senza costrizioni ed anche di appoggi adeguati.

La posizione del busto flesso in avanti

Sicuramente la flessione del busto in avanti aiuta moltissimo: questo perché riesce a facilitare il lavoro dell’utero. Non è una posizione che può essere mantenuta a lungo, ed infatti è bene muoversi e cambiare, perché anche il dolore si trasforma e bisogna assecondarlo e riuscire ad affrontarlo nel modo migliore. Dopo diverso tempo in piedi, la donna ha comunque bisogno di sedersi o sdraiarsi perché subentra la stanchezza: anche in questo caso è utile assumere la posizione che si ritiene più adeguata. In molte scelgono di mantenersi inclinate in avanti, appoggiandosi alla sponda di un letto oppure al divano.

Durante il travaglio evitate la posizione supina

Ci sono anche alcune posizioni che sarebbe meglio evitare, come ad esempio quella supina: il fatto di rimanere stese a pancia in su, infatti, tende ad aumentare la sensazione di dolore. Cercare di trovare una diversa posizione, magari raccogliendo le gambe, accovacciandosi su un fianco, assumendo la posizione fetale, può essere di grande aiuto, un po’ come già succede ad esempio in caso di forti dolori mestruali.

 

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6 commenti

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  1. Io purtroppo all’epidurale non ci sono arrivata perché il mio bimbo è nato 24 gg prima, proprio quando avrei dovuto fare gli esami necessari…comunque la mia posizione è stata stare sul fianco sinistro durante l’ultima ora di Travaglio prima della spinta, anzi pire durante la spinta sono rimasta sul fianco