Posizione podalica e parto cesareo

Quando il feto si trova in posizione podalica, la maggioranza dei ginecologi preferisce optare per il parto cesareo. Tuttavia, in taluni casi, è possibile evitarlo ricorrendo ad alcune specifiche strategie che consentono di favorire la giusta posizione del nascituro, ovvero quella cefalica.

La maggior parte dei bambini, naturalmente, in corrispondenza della trentaduesima settimana passano dalla posizione podalica a quella cefalica. Tuttavia ciò non accade all’incirca per 4 feti su 100.

Posizione podalica: di cosa si tratta

La posizione podalica si ha quando il feto rivolge piedini e natiche verso il basso, ovvero in direzione del canale vaginale. Fino alla trentesima settimana di gestazione questa condizione non desta particolari problemi, in quanto il feto ha tutto il tempo e lo spazio sufficiente per rivolgere la testa verso l’esterno. Quando, tuttavia, questa posizione si protrae fino all’ultima settimana di gestazione, aumenta significativamente la possibilità che la futura mamma sia sottoposta al taglio cesareo per procedere all’estrazione del feto. Al fine di favorire la posizione cefalica è possibile fare ricorso ad alcune strategie specifiche, come ad esempio:

1) La moxa: denominata anche moxibustione, è una tecnica tradizionale della medicina cinese che può essere eseguita dalla propria ostetrica di fiducia e che consiste nell’applicazione prolungata di calore, che si ottiene con la combustione di una miscela di erbe, sui punti energetici del piede;

2) L’agopuntura: gli aghi dell’agopuntura, stimolando i meridiani che corrispondono all’utero e alla pelvi, favorirebbero il capovolgimento del feto;

3) La manovra di rivolgimento: si tratta di una manovra manuale che viene eseguita in day hospital e che dura all’incirca sessanta secondi; dopo aver eseguito un’ecografia per visualizzare nel migliore dei modi la posizione del feto, si procederà con il sollevamento dall’esterno del sederino del nascituro, in modo tale da renderlo libero di assumere spontaneamente la posizione cefalica. Le probabilità che questa manovra abbia esito positivo sono pari al 71% in caso di prima gravidanza e al 90% in caso di secondo o terzo parto.

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