Moncone ombelicale: come prendersene cura

La cura del neonato, soprattutto se si tratta di un primo figlio, può riservare alle mamme e ai papà alcune complessità. Sicuramente una delle cose più temute dei genitori è la medicazione del moncone ombelicale: si tratta di quello che resta una volta tagliato il cordone che collega la mamma al piccolo durante la sua vita intrauterina e ne permette l’accrescimento e.

Una volta tagliato dai medici, ne resta un moncone di circa 2-3 cm che poi va a cadere spontaneamente durante le settimane successive alla nascita: la cicatrice che resta è l’ombelico.

L’ideale sarebbe medicare il cordone al momento il cambio del pannolino:  3-4 volte al giorno. È importante applicare un prodotto in grado di uccidere i batteri e cicatrizzare tutto in una volta. Munitevi poi di una garza sterile e coprite il moncone con essa.

Ma la cosa assolutamente da fare e di cui preoccuparsi è quella di tenere il moncone asciutto: infatti minore è l’umidità del moncone maggiore è la rapidità con cui va a seccarsi e cadere. Quindi è un po’ più semplice per i nati in estate e un po’ più complesso per i nati in inverno, ma con la giusta cura ovviamente si fa tutto!

Particolare attenzione va prestata al discorso dei maschietti, perché con il pisellino potrebbero a causa delle fuoriuscite di urina, bagnando il moncone.

Ci sono due cose assolutamente da non fare: la prima è il taglio del moncone che deve cadere spontaneamente,  la seconda disinfettare con alcool, perché l’alcol non è mai consigliato su bambini così piccoli.

A tre o quattro giorni dalla caduta del moncone potete provvedere fare il primo bagnetto al bambino, assicurandovi che l’ombelico sia ben cicatrizzato e versando qualche goccia di acqua ossigenata. Nel caso si sia perfettamente chiuso non devono vedersi in nessun modo le bollicine.

Se la pelle intorno all’ombelico dovesse essere rossa, se ci fosse una qualche secrezione di cattivo odore o se dopo due settimane dalla caduta del moncone la pelle non dovesse essersi ancora perfettamente cicatrizzata, e infine se notate un granuloma, ovvero una pallina di tessuto cicatriziale, provvedete a mettervi in contatto con il pediatra per far visitare il vostro bambino.

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