La culla che si attacca al lettone

L’accessorio innovativo che fornisce una funzionalità ed una praticità nel vegliare ed accudire il proprio neonato è la culla che si attacca al letto. Un prodotto inserito nel mercato per migliorare la vita notturna dei genitori e del lattante.
L’Accademia Americana di Pediatria raccomanda ai genitori di far dormire il proprio piccolo nell’ambiente insieme a loro fin dai primi attimi di vita, in un apposito spazio indipendente e separato (culla, lettino o altro), per poterlo assistere in ogni evenienza e circostanza che si prospetti; tutto questo per prevenire il rischio SIDS (Sudden Infant Death Syndrome) chiamata comunemente Sindrome della morte in culla, favorendo un miglior controllo della posizione del nascituro senza doversi allontanare dal proprio letto nel cuore della notte monitorandolo costantemente.

Esistono diversi modelli di culla a seconda delle necessità dello spazio e del gusto si differenziano per design, per dimensione e per materiale, un prodotto per tutte le tasche, ovviamente anche i prezzi variano e si aggirano intorno agli 80 euro, per la più economica, fino ad arrivare ai 250 euro, per le più complete ed accessoriate.
L’ installazione è molto semplice, consiste nell’affiancare a lato del lettone la culla ed agganciarla con due semplici staffe in modo pratico e sicuro riducendo lo spazio ed usufruirne in altro modo.
Il rapporto tra bambino, mamma e papà apparirà e diventerà maggiormente più forte e consolidato in poco tempo e fin da subito in modo sano.

Inoltre concede alle mamme di poter riposare in modo migliore e recuperare le forze per affrontare con coraggio, grinta e senza stress le giornate intense dei primi momenti.
L’ effetto vantaggioso per le mamme che utilizzano questa fantastica innovazione è di poter aver sempre al proprio fianco il neonato potendolo assistere, rassicurare e sorvegliare in continuazione e nello stesso tempo di poter dormire senza aver alcun timore, così anche il piccolo riuscirà a riposare con serenità senza dover rinunciare a nulla.

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