Dimissioni precoci: a casa dopo 6 ore dal parto

A Firenze sta partendo un progetto pilota per le dimissioni precoci delle mamme e dei bebè: invece di restare in ospedale 2 o 3 giorni come accade ora per il parto naturale, si potrà andare a casa dopo 6-24 ore.

Ovviamente parliamo di casi da manuale: bambini nati fra 37 e 42 settimane, parti impeccabili, madri e figli in perfette condizioni di salute. E si tratta comunque di scelte volontarie.

A sentire questa notizia è ovvio che le riflessioni possono essere contrastanti, ognuna fatta in base alla propria esperienza. C’è chi in ospedale si è trovata benissimo, coccolata e accudita, e trova l’idea di tornare a  casa così presto un po’ azzardata. C’è magari chi, dopo poche ore si sentiva in gran forma e scalpitava per avere la privacy e la tranquillità che solo le mura domestiche possono dare.

In entrambe le soluzioni ci sono pro e contro: ma c’è da sottolineare che anche nel caso delle dimissioni precoci, le mamme non vengono lasciate da sole. Infatti dopo 24 ore dalle dimissioni, un’ostetrica della Asl va a domicilio a controllare la situazione.

Dopo 48-96, sia la mamma che il piccolo dovranno tornare in ospedale per sottoporsi alle normali visite di controllo che dovrebbero effettuare se fossero ancora ricoverati. I bambini saranno sottoposti a tutti gli screening obbligatori e infine dopo sette giorni ci sarà la visita del puerperio presso il consultorio della zona.

Si tratta senza dubbio di un’idea innovativa, che potrebbe da un lato alleggerire la pressione su punti nascita sempre più congestionati e dall’altro darebbe la possibilità a tante famiglie di vivere in maniera più naturale il post parto, senza ad esempio dover separare per giorni le mamme dagli altri figli rimasti a casa.

C’è un unico punto davvero negativo, con le dimissioni precoci: nessuno riuscirà a difenderci dalle orde dei parenti che a qualsiasi ora chiameranno e si presenteranno a casa!!

4 commenti

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    • Ma nell’articolo c’è scritto che si parla solo di parti naturali, con bambini in perfetta salute e che deve scegliere la mamma se uscire o no. Ovvio che il cesareo non è preso nemmeno in considerazione.