Ritardare il bagnetto del neonato favorisce l’allattamento al seno

Ritardare il primo bagnetto del neonato di 12-24 ore dalla nascita favorirebbe l’allattamento al seno: a rivelarlo è uno studio condotto dal team di ricercatori del Cleveland Clinic Hillcrest Hospital (Ohio).

Perché ritardare il primo bagnetto

Lo studio effettuato da un team di ricercatori del Cleveland Clinic Hillcrest Hospital, in Ohio (Stati Uniti) e condotto su un campione di 996 neonati e madri in ottima salute, ha stabilito che ritardare il bagnetto di 12-24 ore, prediligendo il contatto con la mamma, aumenta del 49% le possibilità dell’immediato attaccamento al seno.

Allontanare il neonato dalla madre compromette il fisiologico bisogno dei due di stare assieme e di conoscersi. Inoltre, eliminare la vernice caseosa dal piccolo (una sorta di protezione naturale del feto dal liquido amniotico), lo espone a freddo e ad infezioni.

Di conseguenza, il bimbo infreddolito diventa irrequieto e stressato. Aspettare qualche ora in più prima del bagnetto, aiuta il neonato ad adattarsi più rapidamente al mondo e a trovare la serenità tra le braccia dei genitori.

Vantaggi del bagnetto posticipato

Ritardare il primo bagnetto del neonato è molto importante per la sua salute. Lo raccomanda pure l’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità), invitando sempre più strutture ad adottare le nuove linee guida, incoraggiando quindi le ricerche infermieristiche.

Posticipare il bagnetto di un giorno, aiuta la mamma ed il suo piccolo a concentrarsi in questioni più importanti, come l’allattamento al seno. È risaputo, infatti, che l’attaccamento alla mammella, favorito dall’odore molto simile al liquido amniotico, rinforzi la comunicazione tra i due.

Come sappiamo infatti, il latte materno funge da protezione per il piccolo. Alimento unico e completo, protegge il neonato da infezioni, allergie ed altre patologie come ad esempio la gastroenterite. L’Oms suggerisce di rinviare il bagnetto di almeno 12 ore oppure di un giorno, salvo diverse raccomandazioni da parte della madre.

Si legge inoltre nelle linee guida che qualora dovessero sussistere ragioni culturali per cui ciò non fosse possibile, bisognerebbe ritardarlo di almeno 6 ore e non meno.