Promossa capo al settimo mese di gravidanza

Ha fatto il giro della reta la storia di Milvia Bonvicino, che a 31 anni è stata promossa da key account a Managing Director dell’azienda milanese TRND. Cosa ha di speciale questa situazione?

Milvia è incinta al settimo mese.

In un momento della vita di una donna, quindi, quando nella maggior parte degli uffici si inizia ad essere viste come un peso, relegate a fare le fotocopie, e se si ha un contratto in scadenza la possibilità del rinnovo sono al lumicino, lei ha avuto un importante avanzamento di carriera.

Come è potuto verificarsi questo “miracolo”?

Il primo passo è stato senza dubbio dell’azienda. Ha semplicemente pensato che una valida collaboratrice, resta tale anche se diventa mamma. La seconda cosa importante, rivelata dalla donna durante varie interviste, è che lei si sta già organizzando con baby sitter e tate per poter tornare al lavoro il prima possibile.

Insomma, un intreccio di possibilità che ha dato il là ad una situazione che dovrebbe essere ordinaria e invece in Italia diventa quasi straordinaria.

Perché da noi la gravidanza viene vista sempre come un ostacolo al lavoro, non solo dagli uomini, ma anche dalle colleghe donne, e sono tante le neo-mamme che perdono il posto quando arriva un figlio.

In molti casi il contratto non viene più rinnovato, in altri al loro ritorno parte una campagna subdola, pari al mobbing. E quindi viene affidato un carico di lavoro insostenibile o vengono tolte loro tutte le mansioni. Vengono colpevolizzate se accorciano l’orario di lavoro per l’allattamento, anche se è loro pieno diritto.

Spesso dall’azienda viene chiesto di non usufruire della maternità facoltativa, e questo pone le mamme davanti al secondo problema: l’assistenza.

Tornare al lavoro significa avere dei nonni disponibili e preparati a stare con il bambino, oppure la possibilità economica di pagare nido e baby sitter.

E nella maggior parte dei casi, non c’è né l’appoggio dell’azienda né quello di una rete di tutela: e le mamme restano a casa.

47 commenti

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  1. Io dopo 10 anni e mezzo sono stata costretta a fare tutta la maternità (facoltativa compresa!) x poi firmare le dimissioni! Questa è l Italia! Ps.ho lavorato fino al nono mese di gravidanza!

  2. Anche io nel 2008 sono stata assunta alla fine dell’ottavo mese il giorno prima di stare a casa in maternità …. e mi scadeva il contratto dopo 10 gg!!! Fortunata ma soprattutto hanno creduti in me e nelle mie capacità lavorative

  3. Io ” costretta” dall azienda alla maternità anticipata per gravidanza a rischio ( godevo di ottima salute) e poi licenziata….è bello sentire che ci sono le eccezioni!!!

  4. E invece il primo importante passo è stato compiuto proprio a Milano, cara Valentina 🙂 speriamo possa essere d’esempio a chi preferisce liberarsi dei suoi collaboratori…