Partorisce malgrado una rarissima malattia genetica: primo caso al mondo

Un parto eccezionale, che ha del miracoloso. È quello che è stato realizzato all’ospedale Sant’Anna di Torino e che vede come protagonista una giovane donna di 26 anni affetta da sindrome di Alström, una malattia genetica rara e molto invalidante. È la prima volta al mondo che una donna affetta da questa rarissima malattia riesce a portare a termine una gravidanza.

La sindrome di Alström

La sindrome di Alström è una malattia genetica estremamente rara, di cui si contano appena 450 casi in tutto il mondo. La diagnosi avviene subito dopo la nascita ed è legata al fatto che uno dei due genitori sia portatore, anche sano, della mutazione del gene ALMS1. Nel corso degli anni questa patologia può portare a seri problemi alla vista e all’udito, ma anche disfunzioni cardiache e renali, oltre che al rischio di obesità e diabete. Tutti pessimi presupposti per poter portare avanti una gravidanza. Eppure il miracolo è riuscito nei corridoi del reparto di Ginecologia e Ostetricia 1 dell’ospedale Sant’Anna di Torino.

La gravidanza inattesa

Una ragazza di 26 anni, affetta da sindrome di Alström e rimasta incinta, si è rivolta alla professoressa Chiara Benedetto, che dirige il reparto di Ginecologia del Sant’Anna. La gravidanza della giovane donna è stata seguita con estrema cura ogni giorno ed è proseguita senza problemi rilevanti. Il parto, tuttavia, non è avvenuto in modo naturale e alla scadenza prevista. Arrivata all’ottavo mese di gravidanza, infatti, la donna ha iniziato a sviluppare delle complicazioni a livello di reni e cuore. È stato quindi necessario ricorrere a un parto cesareo d’urgenza, in modo da non compromettere la salute della madre e del bambino.

Il bambino è prematuro ma sta bene

A Torino si è compiuto un vero e proprio miracolo in campo medico: una giovane donna affetta da sindrome di Alström ha dato alla luce un bambino di appena 2 chili, che al momento si trova sotto osservazione presso il reparto di Neonatologia universitaria del Sant’Anna. Il bambino, nonostante sia nato prematuro e sotto peso, sta bene e anche la madre ha recuperato la sua condizione di salute. Adesso la aspetta una bellissima avventura, anche se non semplice. Per questo potrà contare su un supporto speciale.