Operato al cuore nella pancia della mamma: la storia del piccolo Niccolò

Alcuni bambini devono affrontare situazioni difficili prima ancora di nascere, e il piccolo Nicolò lo sa bene: nato da poco più di un mese, il piccolo è stato operato a sette mesi di vita, quando ancora si trovava nella pancia della madre, per la stenosi di una valvola aortica che metteva a rischio la sua vita.
Un intervento senza precedenti che è stato realizzato con pieno successo all’ospedale Sant’Orsola di Bologna.

La storia di Nicolò: dalla diagnosi all’intervento

Una diagnosi di stenosi aortica con conseguente dilatazione e disfunzione del ventricolo sinistro: questa è la diagnosi che l’equipe d cardiologia pediatrica, guidata dal professor Andrea Donti, ha effettuato nei confronti del piccolo Nicolò, quando ancora si trovava nella pancia della mamma, a soli sette mesi. Un intervento necessario dunque ma non certo privo di rischi: un tasso di mortalità che va dal 10% al 30%, dovuto alle dimensioni minime dell’aorta in un feto di 27 settimane.
Dopo aver anestetizzato il feto, l’equipe ha inserito un ago nel cuore avvicinandosi alla valvola da operare, per poi inserire un catetere tramite un palloncino in modo da eliminare il restringimento aortico.

La storia di Nicolò: il racconto dei genitori

Per fortuna l’intervento è andato per il meglio e oggi Nicolò ha da poco festeggiato un mese di vita assieme ai genitori, i quali hanno raccontato i momenti più difficili dell’operazione. Mamma Emanuela ha ammesso di aver trascorso la notte prima dell’intervento a piangere temendo per la vita del bambino; la donna ha anche proposto ai medici di farlo nascere in anticipo, una soluzione però impraticabile che avrebbe a sua volta messo a rischio l’incolumità del piccolo.

Il papà Antion ha raccontato di quanto sia stato difficile attendere tutte quelle ore senza avere alcuna notizia della moglie e del figlio, e di essersi commosso una volta appreso che tutto era andato per il meglio.
Soddisfatta anche Chiara Gibertoni, direttrice sanitaria del Sant’Orsola: l’operazione, ha dichiarato la donna, è stata possibile grazie al lavoro di ottimi professionisti.

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