Mamme In-Canto: all’ospedale di Bologna uno spazio per cantare ai neonati

L’iniziativa ha debuttato ufficialmente solo lo scorso 1° giugno ma, in breve tempo, ha riscosso notevole successo e ora potrebbe essere replicata altrove: nel reparto di Neonatologia dell’Ospedale Sant’Orsola di Bologna è stato approntato uno spazio ad hoc per cantare ai neonati e far sperimentare loro i benefici della musicoterapia.

In Neonatologia si canta ai neonati

Questa bellissima esperienza è nata un po’ per caso ma pian piano, grazie anche all’intraprendenza dell’associazione Mozart14, il progetto (è proprio il caso di dirlo) ha visto la luce presso il reparto di Neonatologia del Sant’Orsola.

Nella struttura sanitaria di Bologna, dallo scorso 1° giugno è stato dedicato uno spazio apposito per cantare ai neonati, rasserenandoli subito dopo le dimissioni. Come spiega Marina Falzone, la musicoterapeuta che segue l’iniziativa, tutto è partito dalla vicenda di un papà che, avendo perso la moglie durante il parto, non sapeva come tranquillizzare la propria bimba, ricoverata al Sant’Orsola: “Allora, assieme a lui, ci siamo messi a cantare e la piccola si è addormentata, accennando pure un sorriso” ha spiegato la Falzone.

E da lì è nata l’idea di uno spazio dove i genitori possano incontrarsi, scambiarsi consigli, raccontare le proprie esperienze e cantare ai bimbi.

“Mamme In-Canto” e l’importanza della musicoterapia

Il progetto avviato a Bologna si chiama “Mamme In-Canto” e mira ad educare i genitori a usare la propria voce per creare un contatto col neonato, anche quando è impossibile prenderlo in braccio dato che si trova magari in incubatrice.

Come è noto da alcuni studi, cantare o anche recitare filastrocche ai più piccoli favorisce lo sviluppo delle loro capacità cognitive e stimola anche l’attenzione, oltre che le facoltà motorie.

Non solo: secondo la Falzone, la voce della neomamma aiuta il neonato a sentirsi protetto nei primi giorni di vita e “per questo abbiamo pensato di seguire le mamme anche nel periodo post parto”; insomma, giochi vocali e canzoncine stabiliscono una relazione profonda, persino tra i papà e i neonati.

E pare che l’iniziativa sia stata lodata da pediatri e professionisti sanitari in servizio al Sant’Orsola che sottolineano l’importante funzione svolta dalla musicoterapia e adesso segnalano loro stessi a Mozart14 quelle mamme che potrebbero avere bisogno di imparare a cantare per il proprio bimbo.

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