Inglese negli asili nido: l’Emilia Romagna ci prova

In Emilia Romagna gli asili nido stanno sperimentando una nuova tipologia di apprendimento. Già dai primi mesi di vita dei bambini, verrà insegnata la lingua veicolare: l’inglese.

L’educazione in inglese

L’asilo nido è il luogo in cui vengono educati i neonati o i bambini al di sotto dei 3 anni, in assenza dei loro genitori. È risaputo che, per imparare una lingua, è necessario iniziarla a studiare già nell’età puerile ed è così che è nato questo progetto tanto atteso dalle neo famiglie. L’esperimento è stato proposto dall’Università di Bologna in collaborazione con l’Emilia Romagna. Stefano Bonaccini ed Elly Schlein sono i responsabili e i referenti che hanno annunciato l’iniziativa ai genitori, promuovendola con entusiasmo. Si tratta di un’opportunità importante considerando che nei primi anni di vita la predisposizione all’apprendimento di un’altra lingua è massima e che assimilare una seconda lingua “per immersione” e come gioco in un contesto quotidiano facilita il processo.

Le famiglie non saranno escluse dall’iniziativa: l’Università ha promesso di creare una piattaforma online in cui pubblicare i materiali didattici.

Asili nido all’avanguardia

Sono ben 76 le strutture che promuovono questo genere di attività. L’obiettivo principale del progetto è “Sentire l’inglese” e coprirà, dal punto di vista temporale, un triennio. A partire dal 2021 sino al 2024 verrà, quindi, sperimentato sui bambini, avvicinandoli a questa lingua tanto fondamentale, ma poco sviluppata a livello infantile.

L’Università di Bologna e, in particolare, il Dipartimento di Scienze dell’Educazione Giovanni Maria Bertin, in collaborazione con i pedagogisti del territorio, hanno sviluppato questo innovativo metodo di apprendimento dell’inglese adatto a bambini molto piccoli.

Nello specifico, consiste in una vera e propria comprensione di termini e suoni, favorendo l’attività di ascolto già dai primi anni dell’infanzia. Inizialmente i bambini devono riconoscere i vari input dati dall’approccio, collegando le parole agli oggetti, sino a ripeterle in maniera sciolta e sicura. Ovviamente, il tutto sarà supportato da giochi e animazione, proprio per rendere l’attività inclusiva e divertente.