
Oggi è la giornata dedicata all’autismo. Voluta fin dal 2007 dalle Nazioni Unite, e caratterizzata dal colore blu come indicato dall’ONU, il ‘World Autism Awareness Day‘ è un momento di consapevolezza importante per parlare di un tema tanto delicato.
Giornata della consapevolezza sull’autismo: di cosa si tratta
Secondo il ‘Center for Disease Control’, la percentuale di bambini affetti da un disturbo dello spettro autistico nel mondo sarebbe impressionante.
Nei soli Stati Uniti un bimbo su 54 soffrirebbe di questa malattia, in gradi diversi. In Italia i dati presentati dell’Osservatorio Nazionale per il monitoraggio dei disturbi dello spettro autistico stima che i bambini tra i 7 e i 9 anni che soffrono di questo disturbo siano 1 su 77, dato che vede una netta prevalenza dei maschi, che sono colpiti 4,4 volte in più rispetto alle femmine.
Per promuovere la ricerca e sensibilizzare sul tema nel 2007 l’Assemblea delle Nazioni Uniti ha deciso di dedicare una giornata speciale a questo fenomeno. Una giornata blu, blu come il colore con il quale verranno illuminati i principali monumenti in tutto il mondo. Perché proprio il blu? La spiegazione ufficiale chiama in causa due concetti: la sicurezza e la conoscenza. Potere e bisogno, questi sono i sentimenti veicolati da questo enigmatico colore. Potere di dare sicurezza e bisogno di conoscere sempre più.
La giornata della consapevolezza in Italia nel 2022
Il momento particolare che stiamo vivendo ha reso la vita delle famiglie con bambini autistici ancora più difficile, ma anche in pandemia in Italia sono previsti diversi eventi legati alla giornata della consapevolezza sull’autismo.
Parte tutto dall’iniziativa che nasce a cura di ‘Sportelli Autismo Italia‘, una rete presente su tutto il territorio e i cui singoli punti possono essere visualizzati sul sito omonimo.
Si comincia con l’hashtag ‘#iopensoinblu‘, che lancia lo slogan ‘Prendiamoci per mano’ anche in un momento caratterizzato dalla distanza. Molte sono le associazioni che operano nel settore, prima fra tutte la ‘Philos‘, che propone corsi, percorsi e sostegno, oltre che convegni, per ricordare che l’autismo non è qualcosa di cui occuparsi solo una volta all’anno. Lo scopo è non far sentite le famiglie sole.