Foto in gravidanza: 10 consigli del fotografo per realizzare un servizio perfetto

Il momento della gravidanza per una donna è magico, una lenta e meravigliosa trasformazione che ci prepara a diventare mamma.

La scelta di scattare foto durante questo periodo non vuole tanto mostrare uno stato fisico, quanto documentare uno dei momenti più speciali della nostra vita, così da poter rivivere le stesse emozioni. Ecco perché i book fotografici premaman sono così apprezzati e gettonati tra le future mamme.

Anche in quarantena, nulla ci vieta di realizzare un servizio fotografico memorabile: il fotografo Claudio Kantois Cantù ci svela i 10 passi per scattare da soli foto maternity perfette.

1. Quando scattare il servizio

Il momento migliore per realizzare lo shooting fotografico è tra la 28a e la 32a settimana.

In questo periodo infatti la luminosità del viso che caratterizza naturalmente tutte le future mamme sarà al top, inoltre avremo già superato (si spera!) la terribile fase caratterizzata da nausea e stanchezza e saremo del periodo di massima energia.

2. Da chi farsi scattare le foto

La scelta del fotografo è molto importante: per realizzare delle foto belle e naturali, è necessaria infatti una premessa importante:

  • Devi essere calma e rilassata
  • Devi essere comoda
  • Devi divertirti e sorridere sempre

La persona ideale per questo compito è in genere il marito o compagno. Nel caso non fosse presente o volessi avere anche lui come protagonista delle foto, la scelta dovrebbe ricadere comunque su una persona con cui siete in confidenza, in grado di farti sorridere e rilassare.

In linea di massima meglio evitare di avere troppe persone intorno, rischiano solo di distrarti e creare stress e confusione.

3. Dove scattare le foto

La scelta della location dipende dal genere di foto che si vuole realizzare e dal vostro life style. Si possono scattare foto in casa o all’aperto, o ancora – perchè no – realizzare una combinazione delle due location.

Tra i vantaggi della scelta di realizzare foto in casa spicca sicuramente la comodità, con la possibilità di avere a portata di mano tutti i servizi primari. In casa è possibile effettuare anche più cambi d’abito, oltre a provare anche pose un po’ più intime.

Di contro, però, gli scatti in casa rendono la gestione della luce un po’ più difficile, inoltre sarà necessario creare uno sfondo e ambientazione adatti

Realizzare foto all’aperto al contraro permette di avere una grande quantità di ambientazioni già pronte e potenzialmente illimitate, oltre ad avere il grande vantaggio di poter sfruttare la luce naturale. A questo proposito è bene ricordare che la luce migliore per scattare è quella prima del tramonto.

Tra gli svantaggi degli scatti in esterna spicca sicuramente l’incognita del clima: le temperature e il meteo devono consentire questa possibilità, inoltre potresti trovarti degli estranei come involontari spettatori del set fotografico.

4. Cosa indossare (e cosa no)

L’abbigliamento gioca un ruolo importante e deve rispecchiare il tuo carattere e il tuo stile. Un consiglio generale è quello di indossare calzature comode: scattare un servizio fotografico può diventare davvero stancante.

La protagonista è naturalmente la pancia, che si deve vedere: me è meglio pancia coperta o scoperta? La scelta è solo tua, l’importante è che ti senta sempre a tuo agio.

PANCIA COPERTA: cosa indossare

  • Colori semplici tinta unita
  • Abiti morbidi, magari lunghi fino ai piedi
  • Un caldo maglione di lana, se è inverno
  • Un drappo o una stola in cui avvolgersi
  • Abiti aderenti ma non troppo

PANCIA SCOPERTA: cosa indossare

  • Segui i consigli generali appena dati
  • Un reggiseno a fascia
  • Una camicia con apertura davanti, sbottonata attorno al pancione
  • Un fiocco rosa o azzurro sul pancione
  • Scrivere sul pancione (con colori atossici)
  • Scatena la fantasia

COSA EVITARE

  • Colori sgargianti
  • Fantasie
  • Righe e pois
  • Gioielli e bigiotteria “pesanti”

5. Capelli e Trucco

Per rendere il servizio fresco e naturale, è importante che tu mantenga uno stile semplice, prediligendo un trucco naturale e minimalista. Tieni sempre presente che luce intensa potrebbe farti sudare potresti avere bisogno di un ritocco: cerca quindi di mantenere tutto l’occorrente a portata di mano.

Per quanto riguarda i capelli, l’ideale sarebbe tenerli sciolti o acconciati nel modo naturali possibile, con semiraccolti, trecce o morbidi chignons.

6. Oggetti di scena

Decidi prima quali oggetti usare e come inserirli nelle foto, ecco qualche suggerimento:

  • La prima ecografia
  • Un foglio con il nome del bambino
  • Scarpette o altro abbigliamento da neonato
  • Dei palloncini rosa o azzurri
  • In una foto uno o pochi oggetti

7. Coinvolgi i membri della famiglia

Per quanto intimo, l’arrivo di un bebè non è un momento solo tuo, ma coinvolge tutta la famiglia. Perché allora non dedicare una parte del servizio a tutti quelli che condividono con te questa gioia? Oltre al futuro papà, non possono mancare gli scatti con gli altri figli o, perché no, con gli animali di famiglia.

8. Con cosa scattare e il set fotografico: lo sfondo e la luce

L’ideale sarebbe scattare con una macchina fotografica, così da avere maggiori funzionalità di controllo, oltre alla possibilità di salvare le foto anche in formato RAW.

In mancanza di questa, andrà benissimo anche uno smartphone avendo cura di settare qualche piccolo accorgimento:

  • Impostare sempre la massima dimensione e qualità dell‘immagine
  • Regolazione della luminosità
  • Scelta del punto di messa a fuoco

Mantieni tutto il più semplice possibile: il soggetto è il miracolo che sta crescendo dentro di te. Lo sfondo deve essere il più neutro possibile: fai sempre molta attenzione a quello che appare dietro di te e, se possibile, elimina tutti gli elementi di disturbo.

Lo sfondo ideale: in casa

  • Una parete vuota di colore neutro
  • Davanti a una finestra
  • Su letto, divano, poltrona, tappeto…
  • Nella futura cameretta del neonato

Lo sfondo ideale: all’aperto

  • In un giardino
  • Nella natura
  • Sfondo paesaggio: mare, montagne, colline

La luce è una componente fondamentale della fotografia e deve essere il più possibile morbida e naturale. Se gli scatti avvengono in casa, sarà perfetta quella di una finestra, angolata rispetto al soggetto (min 45°) e meglio se filtrata da una tenda bianca. Potrebbe essere utile anche una superficie bianca per schiarire le ombre. Se gli scatti avvengono in esterna, l’ideale è scegliere le due ore prima del tramonto.

Assolutamente da evitare la luce diretta, frontale, violenta: in casa è importante non usare il flash né la luce diretta del sole, mentre all’aperto saranno da evitare le ore centrali della giornata in pieno sole.

9. L’inquadratura

L’inquadratura è infine il momento più importante di tutto il servizio. La scelta può spaziare da quella creativa a quella più classica: il consiglio è quello di guardare immagini sul web per prendere spunti, individuando quello che ti piace e mettendolo in pratica con il tuo stile.

Anche se ami le foto in bianco e nero, il consiglio è di scattare a colori e convertire in bianco e nero in un secondo momento: il risultato sarà migliore.

Regola dei terzi

Un altro consiglio importante e quello di mettere in atto la regola dei terzi, immaginando di dividere l’inquadratura in un reticolo composto da due linee verticali e due orizzontali andando a formare 9 rettangoli uguali.

Questa griglia è facilmente attivabile in tutti gli smartphone e le fotocamere. Il concetto è quello di posizionare idealmente il / i nostro/i soggetto /i su una o più  delle linee e punti virtuali dello schema, come nella foto seguente:

Il motivo è che la nostra vista viene attratta prima in questi punti.

Inquadratura dall’alto

La scelta di realizzare inquadrature dall’alto permette di ottenere immagini più creative, oltre a snellire in corpo del soggetto. Per ottenerle basterà scattare in piedi, su una sedia o una scaletta.

Profondità di campo

La profondità di campo è quella parte dell’immagine a fuoco rispetto a quella sfocata.

Per ottenere questo effetto occorre utilizzare un teleobiettivo, quindi non è realizzabile con uno smartphone classico, ma solo con quelli dell’ultima generazione con più obiettivi, impostando la funzione ritratto.

Utilizziamo la profondità di campo per mettere in evidenza quello che per noi è il soggetto principale dell’immagine, quindi soggetto a fuoco e il resto sfocato. Nel nostro caso ad esempio, possono essere gli occhi o il pancione

È bene inoltre ricordare di mantenere l’inquadratura sempre un po’ più grande di quella finale voluta: si potrà sempre tagliare leggermente nella fase di postproduzione.

10. La postproduzione

L’ultimo, ma non meno importante punto per la buona riuscita dei nostri scatti fotografici è la postproduzione.

Spesso demonizzata, è nell’era del digitale uno dei processi fotografici indispensabili per ottenere una buona fotografia, anche per i professionisti.

Nel nostro caso, di foto scattate da non professionisti, magari con uno smartphone, va utilizzata esclusivamente per migliorare quei parametri quali luminosità, colore, difetti vari, ecc. causati dall’inesperienza e soprattutto dalle limitazioni tecniche imposte dal mezzo con cui si è scattato.

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