Fibrosi cistica: donna di 27 anni realizza il sogno di diventare mamma

Una donna di 27 anni malata di fibrosi cistica è diventata mamma. I medici le avevano detto di lasciar perdere il sogno di avere un bambino.

Mary, questo il nome della neomamma, scoppia di gioia nel raccontare la sua esperienza. Una gravidanza ritenuta impossibile dai tanti medici che l’avevano in cura. Lei, affetta da fibrosi cistica, secondo il parere degli esperti non avrebbe potuto avere un bambino.

Neomamma con la fibrosi cistica: “Ce l’ho fatta”

Il parere dei medici non era favorevole. Secondo loro, infatti, avrebbe dovuto concentrarsi sulla sua malattia e lasciar perdere quel sogno di abbracciare un giorno il proprio bambino.

Un sogno che Mary non ha mai voluto abbandonare. Nonostante i pareri contrari, le difficoltà e la malattia, infatti, questa giovane donna lo scorso mese ha dato alla luce una bellissima bambina grazie al sostegno ed alle cure che le sono state offerte dal Centro Fibrosi Cistica dell’ospedale San Carlo di Potenza.

La sua non è stata una gravidanza semplice ed ha avuto bisogno del supporto di un’equipe di specialisti. La gestazione si è interrotta solo alla 34esima settimana ma nonostante tutto la bambina sta bene e oggi Mary è felice di raccontare a tutti la sua esperienza.

La neomamma, infatti, ha voluto rendere nota la sua storia perché sia d’ispirazione e di conforto per le tante donne affette da fibrosi cistica che nutrono, come lei, il grande sogno di diventare mamme.

La lettera di Mary e il suo messaggio di speranza

“Non mollate mai” sono queste le parole chiave della lettera che la 27enne ha voluto scrivere alle tante donne affette da fibrosi cistica che non vogliono permettere alla loro malattia di cancellare un sogno immenso, quello della maternità.

Mary non si è arresa, ha avuto caparbietà ed ha inseguito ogni giorno il suo sogno di diventare mamma fino a quando ha trovato un’equipe competente in grado di assisterla durante la gravidanza e far nascere sana e forte la sua bambina.

Un messaggio di speranza per tutte le donne affette da questa complessa patologia.

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