Esempi di vita: “Di Mamme e Bambini speciali”

In questi giorni mi rendo conto di quanto sia difficile e bello essere mamma.

Lo è per me che mi lamento per le cose più futili: un pianto di troppo, le chiacchiere compulsive del mio bambino, la sua continua voglia di giocare e prendermi la mano anche se io devo lavorare.
Lo è per chi vive una situazione in famiglia complicata ed è mamma di bambini speciali. Perché noi adulti abbiamo questa grande caratteristica di lamentarci per tutto e quando diventiamo genitori diamo il meglio di noi.

Oggi che sono mamma di un bambino sano e iperattivo molto spesso mi dimentico quanto sono fortunata.

Arrivo a fine giornata spenta, completamente scarica di ore intense in cui gli impegni si moltiplicano a macchia d’olio. Le 22 è la mia ora X, il momento in cui vorrei stendermi sul divano, fare due chiacchiere con mio marito o anche prendere un libro e portarlo a letto. Vorrei relax, vorrei dormire.  Ma c’è lui, il terremoto di casa che in certi giorni arriva fino all’una di notte completamente carico di vita. Ha voglia di giocare pur se gli si chiudono gli occhi, ha voglia di coccole ma non sa stare fermo. E allora arrivano i pizzichi, i colpetti “delicati” (e i lividi del giorno dopo), la sua voglia di te.

In queste giornate così movimentate, presa dalla troppa stanchezza, ci sono dei momenti in cui mi rendo conto che non ho voglia di dedicarmi completamente a lui. Non mi vergogno dei miei limiti e spesso le emozioni sono solo il frutto di tanta stanchezza. Poi lui riesce ad addormentarsi e inizia la magia. Quel silenzio che ho tanto sperato è arrivato e corro a spegnere la tv, preparo di fretta il tavolo per la colazione per il giorno dopo e sono pronta per il pigiama.

Una volta messa a letto non prendo subito sonno e, ormai stanca di leggere un libro, scorro la bacheca Facebook del cellulare. Mi appaiono tante immagini di bambini e di mamme. Poi l’attenzione si concentra su una pagina diversa dalle altre. Ha dei like corposi, un nome molto particolare che risuona nel cuore. La apro e capisco subisco. È la fanpage di una mamma con una bambina speciale. È la pagina di una mamma che ogni giorno lotta per sua figlia, tra ospedali, cure e attenzioni.

Lei sicuramente ora non è seduta sul letto come me, non ha quell’attimo di respiro che imploravo. Lei sicuramente è migliore di me. Sorride con sua figlia, racconta le sue battaglie. Mostra una bambina meravigliosa, con una grande forza d’animo. È una pagina piena di sorrisi ed emozioni.

Dopo aver messo il like sono stati giorni pensierosi. Nella bacheca Facebook sono apparse altre pagine simili, di mamme speciali con bambini speciali.  Il mio cuore si è ristretto, non ha più tempo per le lamentele, le sconfitte quotidiane, la voglia di silenzio.

Oggi che mio figlio compie 16 mesi lo guardo pensando a quanto insieme siamo fortunati perché abbiamo la salute che ci rende meno fragili. Lo ammiro, lo bacio e prendo con me tutta la sua iperattività. Riempio il cuore di ogni emozione, prendo tutto quello che Francesco riesce a darmi per aiutarmi a essere meno egoista e a diventare una mamma migliore.

6 commenti

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  1. Un bellissimo articolo, pieno di valore: quel valore che spesso dimentichiamo, la vita, la salute, la normalità che diamo per scontate. Grazie. Dimenticheremo di nuovo, e ancora, perché l’essere umano purtroppo è così: ma vale sempre la pena ricordare e vedere al di là del nostro piccolo mondo 🙂